sabato 16 maggio 2020
venerdì 15 maggio 2020
Poeti Tonaresi: Lorenzo Zucca di Nino Mura
Lorenzo Zucca
Il vice parroco tonarese Domenico Martini, incaricato di censire la popolazione del rione di Toneri per l’anno 1829, così ci rappresenta la situazione familiare di Lorenzo Zucca della contrada di Catzolaghedu:
Antonio Zuca, marito, di anni 57
Rosa Carneri, moglie, di anni 49
Angela Zuca, figlia, di anni 16
Sebastiano Zuca, figlio, di anni 14
Lorenzo Zuca, figlio, di anni 11
Raimondo Zuca, figlio, di anni 4
Nel 1845 Lorenzo Zucca è censito nella frazione di Ilalà. Questa la composizione familiare:
Lorenzo Zucca, marito, di anni 26
Francesca Cabras Carta, moglie, di anni 20
Antonio Zucca, figlio, anni 1
Francesca Rosa Carta, suocera (vedova), di anni 50.
Dallo status animarum di Ilalà dell’anno 1856 rileviamo questa nuova situazione:
Lorenzo Zucca, marito, di anni 35
Francesca Cabras Carta, moglie, di anni 35 (sic) (Età un po’ ballerina!)
Antonio Zucca, figlio, anni 6 (sic) (Età sin troppo ballerina!)
Rosa Zucca, figlia, di anni 1
Non so in quale anno sia avvenuto il decesso di Lorenzo Zucca, al riguardo bisognerebbe attivare le ricerche presso gli archivi della parrocchia e del Comune di Tonara, ma reputo improbabile un legame di amicizia tra lo Zucca ed il Mereu. Ricordiamo che Peppino M., nascendo nel 1872, potrà essere in grado di esprimere il suo pensiero poetico non prima del compimento dei 15 anni. A tale data, Lorenzo Zucca, ammessa la sua sopravvivenza, avrebbe un età avanzata, intorno ai 70 anni.
P.S. E’ bene sapere, ai fini di ulteriori indagini, che i registri parrocchiali dei decessi relativi al periodo 1848-1874 non rispondono all’appello degli studiosi. Le ricerche sono infruttuose tanto a Tonara quanto nell’archivio storico diocesano di Oristano.
Nei registri dei defunti datati 1874-1879 non è segnalato il decesso del cantore di Ilalà. Bisognerebbe controllare le registrazioni dei periodi successivi e, in caso di insuccesso, tentare per altre vie non escluse quelle che indirizzano ad uno studio più attento dei Quinque libri.
A NANNI SULIS (Nanneddu Meu) di Peppino Mereu
A NANNI SULIS
1.
NANNEDDU meu,
su mund’est gai,
a sicut erat
non torrat mai.
2.
Semus in tempos
de tirannias,
infamidades
e carestias.
3.
Como sos populos
cascant che cane,
gridende forte
«Cherimus pane».
4.
Famidos, nois
semus pappande
pane e castanza,
terra cun lande.
5.
Terra c’a fangu
Torrat su poveru
senz’alimentu,
senza ricoveru.
6.
B’est sa fillossera,
impostas, tinzas,
chi non distruint
campos e binzas
7. .
Undas chi falant
in Campidanu
trazan tesoros
a s’oceanu.
8.
Cixerr’in Uda,
Sumasu, Assemene,
domos e binzas
torrant a tremene.
9.
E non est semper
ch’in iras malas
intrat in cheja
Dionis’Iscalas.
10.
Terra si pappat,
pro cumpanaticu
bi sunt sas ratas
de su focaticu.
11.
Cuddas banderas
numeru trinta,
de binu onu,
mudad’hant tinta.
12.
Appenas mortas
cussas banderas
non piùs s’osservant
imbreagheras.
13.
Amig’ a tottus
fit su Milesu,
como lu timent,
che passant tesu.
14.
Santulussurzu
cun Solarussa
non sunt amigos
piùs de sa bussa.
15.
Semus sididos
in sas funtanas,
pretende sabba
parimus ranas.
16.
Peus su famene
chi, forte, sonat
sa janna a tottus
e non perdonat.
17.
Avvocadeddos,
laureados,
bussacas buidas,
ispiantados
18.
in sas campagnas
pappana mura,
che crabas lanzas
in sa cresura.
19.
Cand’est famida
s’avvocazia,
cheres chi penset
in Beccaria?
20.
Mancu pro sognu,
su quisitu
est de cumbincher
tant’appetitu.
21.
Poi, abolidu
pabillu e lapis
intrat in ballu
su rapio rapis.
22.
Mudant sas tintas
de su quadru,
s’omin’ onestu
diventat ladru.
23.
Sos tristos corvos
a chie los lassas?
Pienos de tirrias
e malas trassas.
24.
Canaglia infame
piena de braga,
cherent s’iscettru
cherent sa daga!
25.
Ma non bi torrant
a sos antigos
tempos de infamias
e de intrigos
26.
Pretant a Roma
Mannu est s’ostaculu ;
Ferru est s’ispada
Linna est su baculu
27.
S’intulzu apostolu
De su segnore
Si finghet santu
Ite impostore!
28.
Sos corvos suos
Tristos, molestos
Sunt sa discordia
De sos onestos
29.
E gai chi tottus
Faghimus gherra
Pro pagas dies
De vida in terra
30.
Dae sinistra
Oltad’a destra,
e semper bides
una minestra.
31.
Maccos, famidos,
ladros, baccanu
faghimus, nemos
halzet sa manu
32.
Adiosu, Vanni,
tenedi contu,
faghe su surdu,
ettad’a tontu.
33.
A tantu, l’ides,
su mund’est gai
a sicut erat
non torrat mai
domenica 3 maggio 2020
Sa pratza 'e Sinti Cocco (alias Vincenzo Cocco) Toneri - Tonara
UNA CONTRADA: IL VICINATO DENOMINATO PRATZA 'E SINTI COCCO
La piazza denominata " Pratza ' e Sinti Cocco" rappresentava verosimilmente un vicinato che era intitolato a Vincenzo Cocco che vi ha abitato con la sua famiglia nella seconda metà del 1700.
Tanto si deduce dai censimenti parrocchiali del 1829 depositati dal prof. Giovanni Mura presso la biblioteca di Tonara. Il documento originale, di cui il Prof. Mura ne ha curato la trascrizione è consultabile nell' Archivio diocesano.
Dal documento risulta inequivocabilmente che quella che comunemente si riteneva una piazza in realtà era un agglomerato urbano, ovvero un vicinato del rione di Toneri .
Nel 1829 il vicinato si componeva di 6 nuclei familiari:
1) Francesco Melis e Maria Dessi (coniugi)Sofia e Gioista Mameli anni (figli)
2) Sebastiano Pruneddu e Francesca Piras (Coniugi) Pietro e Giovanna (Figli)
4) Antioco Mura e Sebastiana Defigus (Coniugi) Luigi, Basilio,Anna Rosa, Pietro (Figli)
5)Giovanni Battista Mameli e Maria Mameli (coniugi) Giovanni e Antioco (Figli)
6) Francesco Defigus e Maria Zuca (coniugi)
Nel 1829 la famiglia Cocco non compare più nel vicinato perchè come si può evincere dai censimenti parrocchiali gli eredi di Vincent Cocco si sono sistemati in altre parti del rione di Toneri.
CHI ERA VINCENZO COCCO
Il nucleo familiare di Vincente Cocco appare al n. 50 dei nuclei familiari presenti nel rione di Toneri nell'anno 1775.
A confermarlo sono i censimenti parrocchiali dell'Archivio diocesano redatti in castigliano.
Il gruppo familiare era costituito, oltre al capofamiglia Vincent, dalla moglie Ana Cayany (muger) e dai figli (hijos) Pasqual di anni 21, Antiogo di anni 18, Mauro di anni 17, Joseph di anni 16.
Da questo dato in via orientativa si può desumere la nascita di Vincent intorno al 1715-1720.
Sull'attività di Vincent sappiamo poco ma il solo fatto che a lui sia intitolato un vicinato testimonia la sua influenza sociale nella comunità tonarese.
Si tratta evidentemente di un nucleo un pò anomalo nel quadro delle famiglie presenti nella seconda metà del 1700 nel rione di Toneri che nel 1775 conta 663 residenti.
Si osserva in particolare che, mentre il cognome Cocco è presente in numerosi nuclei familiari del rione, il cognome Cayany giunge a Tonara con tutta probabilità da altri comuni della Sardegna, essendo presente solo nel nucleo familiare della moglie di Vincent.
Nei censimenti parrocchiali relativi al 1798, al 1811 è indicato il percorso del nucleo Cocco- Cayany.
Nel suo evolversi la famiglia si sposta progressivamente dalla originaria localizzazione per allocarsi in altre parti del rione Toneri e con tutta probabilità negli altri rioni di Tonara.
nel 1829 come si evince dal relativo censimento, il nucleo familiare Cocco non è tuttavia più presente nel vicinato che aveva preso nome dal capostipite Vincent.
Lo si può osservare meglio dalla la vicenda familiare dei figli figli di Vincent.
Mauro, nato nel 1748, nel 1798 risulta già unito in matrimonio con Juana (Giovanna) Zucca, dalla quale ha avuto i figli Pasquala e Vincenti, quest'ultimo con il nome del nonno, come nella tradizione familiare.
Nel 1811 nel suo nucleo sono indicati anche i figli Maria Antonia di anni 14 e Antonio Maria di anni 8 ma lui non risulta più inserito perchè nel frattempo deceduto. Juanna Zucca è indicata come Viuda (vedova).
Nel censimento parrocchiale del 1829 si può osservare che Maria Antonia figlia di Mauro è domiciliata nel vicinato di Maria Prà, Antonio Maria in Pratza Manna, Vincenti (Giovanni Vincenzo) in Barigau, Pasquala non compare.
Antiogo Cocco, pronipote di Vincente risulta domiciliato in vicinato Craccalasi Cazolaghedu.
Franesco Cocco altro nipote di Vincent (figlio di Pasquale Cocco e Birgita Manca) risulta domiciliato in vicinato Maria Prà.
venerdì 1 maggio 2020
La chiesa di Sant'Anastasia di Tonara - Una ipotesi - di Giovanni Mura - Tratto da " Notizie storiche sulla chiesa di Sant'Anastasia" Memorie Tonaresi anno 2009
versione n.1 plastico struttura |
versione n. 3 plastico struttura |
versione n. 2 plastico struttura |
piantina con arcate a crociera raggruppate |
piantina con arcate a crociera in successione |
volta a crociera con archi perimetrali e diagonali semicircolari |
volta a crociera con archi perimetrali a sesto acuto ed archi diagonali a tutto sesto |
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