Elicriso
“ Buredda”
(Gallura )
Il nome di questa pianta vuol dire in greco “ come il colore del sole “, non a caso i suoi fiori sono di un giallo intenso che fanno pensare al colore giallo del sole.
L'elicriso era in Sardegna una delle piante che venivano raccolte a scopo medicinale la notte della vigilia di San Giovanni Battista , perche', secondo la credenza popolare, la raccolta effettuata in quella occasione ne aumentava la loro efficacia.
A tale scopo si preparava “sa rezzetta “ o “ punga “, che consisteva in un sacchettino di tela o panno , all'interno del quale venivano messe diverse erbe come l'elicriso,la ruta, l'achillea etc ,oppure venivano fatti suffumigi bruciando l'elicriso ed altre erbe aromatiche ( “ s'affumentu “).
In altre localita' della Sardegna ci si lavava le mani, al mattino della festa di San Giovanni , con l “acqua degli odori profumi “ preparata immergendo in acqua, la sera precedente , piante aromatiche , preferibilmente in numero dispari, tra le quali l'elicriso.
In Gallura , durante la festa di San Giovanni, veniva utilizzato l'elicriso per alimentare i fuochi che venivano saltati dai ragazzi in coppia , maschio e femmina, tenendosi per mano e cosi' diventavano “ cumpari e cumari de miccalori “ ( compare e comare di fazzoletto ).
Elicriso
(“ Scova de Santa Maria”)
In alcune zone della Sardegna Centrale e del Campidano l'elicriso e' chiamato “ Scova 'e Santa Maria “ grazie ad un'antica leggenda che dice: “ una giovane madre di tre bambini affetti da tosse persistente , spaventata dalla gravita' della malattia , si addormento' dopo aver pianto disperatamente e sogno' la Madonna che ripuliva la loro stanzetta con fasci di elicriso . Si sveglio' e corse a raccogliere fasci di quell'erba , ne preparo' un infuso e lo somministro' ai suoi figli . Dopo dieci giorni di questa cura ( dieci sono infatti le lettere dell'alfabeto che compongono il nome di Santa Maria ) i suoi bambini guarirono dalla tosse .
L'elicriso viene usato infatti nella tradizione popolare sarda per le patologie dell'apparato respiratorio come espettorante ed anticatarrale.
Elicriso
( “uscradina”)
La pianta secca accesa come torcia veniva utilizzata per bruciare le setole del maiale appena ucciso e trasferire cosi' il suo aroma alla carne.Per questoin alcune zone della Sardegna e' conosciuta come “uscradina” o “usciadina”.
La pianta e' adoperata come antitarmico per conservare la biancheria ; appesa al soffitto per profumare gli ambienti ed allontanare gli insetti ; sotto i letti contro le cimici.