mercoledì 17 gennaio 2018

Corrado Tore, un tonarese illustre ci ha lasciato.





Corrado Tore ci ha lasciato. 

Tonara Blog lo ricorda come tonarese illustre, quando,  molto presente a Tonara, condivideva con noi i molti momenti di fraterna amicizia e non solo,  le importanti iniziative culturali che hanno caratterizzato la vita  degli anni 80.
E' lui l'autore del  logo del noto manifesto di rock...area.
 di seguito un articolo della Nuova Sardegna che lo ricorda come un importante personaggio pubblico della vita nuorese.



Grande commozione in città per la scomparsa di Corrado Tore, malato da tempo A lungo direttore di “Nuoro Ambiente”. Questo pomeriggio, alle 15.30, il funerale 16 Gennaio, 2018  NUORO. Sessantatrè anni compiuti lo scorso 3 dicembre, laureato in Belle Arti a Firenze, tanti anni di lavoro trascorsi da direttore tecnico della società partecipata dal Comune, Nuoro Ambiente, che si occupa del servizio di raccolta differenziata in città, e ancora prima, in Toscana e anche in Sardegna, ai vertici di un’altra società che si occupava sempre del settore rifiuti. Corrado Tore se n’è andato ieri dopo una lunga malattia che sino all’ultimo, nonostante le cure pesanti e le medicine, non è riuscita, tuttavia, a fargli perdere la grande umanità e il sorriso gentile che da sempre lo hanno accompagnato in tutta la sua esistenza. Dagli anni universitari in quel di Firenze sino al ritorno nell’isola, e nella sua Nuoro dove poi si era sposato. In tanti lo ricordano, a Nuoro, anche per la sua straordinaria disponibilità, nel lavoro e non solo, e per la grande passione che infondeva nelle sfide che tutti i giorni, il suo mestiere, gli poneva davanti. In una delle ultime occasioni che aveva avuto, in Comune, di parlare della gestione dei rifiuti, aveva invitato i nuoresi a rispettare le nuove regole della raccolta differenziata, e a farlo per migliorare il servizio e la città. E alcuni mesi fa, quando il Comune aveva tracciato un primo bilancio del nuovo calendario della raccolta differenziata, insieme all’assessore comunale all’Ambiente, Giuliano Sanna, c’era anche Corrado Tore, in prima linea, a rallegrarsi in modo sincero per i buoni risultati ottenuti al servizio della città. Ieri, non appena si è appresa la notizia della sua morte, in tantissimi, sfruttando i potenti mezzi dei social network, hanno voluto ricordarlo con un pensiero carico di affetto e di vicinanza per la moglie e per la figlia. «È venuto a mancare un amico, un lavoratore, un collaboratore prezioso nel mio ruolo di assessore, che ha diretto in modo esemplare la società partecipata del Comune di Nuoro. Hai finito di soffrire, ciao Corrado!»: ha scritto, su Facebook, l’ex assessore comunale all’Ambiente, Ivo Carboni. E tanti altri che hanno conosciuto, sul lavoro e nella vita quotidiana, il direttore di Nuoro Ambiente, si sono uniti on line nel ricordo affettuoso dell’uomo, ancor prima del professionista. I funerali di Corrado Tore si terranno questo pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa delle Grazie, nel centro di Nuoro, partendo dall’ospedale San Francesco dove da giorni Tore era ricoverato.

martedì 9 gennaio 2018

L'ALBERO CADUTO di Antonio Sini. Tonara.

https://goo.gl/images/2UQFQX

Antonio Sini. È morto un poeta e uno scultore.

Fonte: l'ortobene. 08/9/2017

Morto Antonio Sini, oggi i funerali a Cagliari di Michele Tatti Un necrologio in fondo pagina pubblicato oggi ne La Nuova Sardegna dà notizia della morte di Antonio Sini, 89 anni, originario di Sarule, spirato a Cagliari, poeta, scultore e tanto altro. Una morte strappata al silenzio da Vincenzo Floris che, condividendo un post di Massimo Calabrese, ha salutato l’amico nel suo profilo Facebook tracciando un profilo che riportiamo integralmente. Ieri si è spento in silenzio Antonio Sini – nato nel 1928 a Sarule – poeta e scultore. Pastore sin dall’età di nove anni, non ancora diciassettenne viene arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rapina e sconta innocente sette anni di carcere. Assolto con formula piena e finalmente libero, si dedica alla poesia, alla scultura e alla grafica. Vincitore di vari premi letterari soprattutto con La terra che non ride, del 1965, che viene scelto dal regista Giuseppe Fina per un cortometraggio a colori sulla Sardegna. Alla sua attività di scultore si devono numerose sculture lignee, delle quali le più significative sono quelle che si trovano a Tonara. Ha pubblicato anche tre libri di poesie: «La terra che non ride», «Il fiore impiccato» e «Oltre le radici». Sono versi di esperienza vissuta, di dolore, di rabbia. Spesso una sola parola. «La terra che non ride» fu pure il titolo di un assemblaggio di poesie di Sini e altri, che negli anni Sessanta e Settanta circuitò in Sardegna e fuori. I versi di Antoneddu li hanno tradotti in tedesco, svedese, inglese, russo, spagnolo e giapponese. Pittore e scultore, ha ridisegnato le case basse dei nostri paesi, tempere e acquerelli. Lavora la pietra, il ferro, il legno delle radici. A questi materiali dà le forme che nella civiltà contadina e pastorale erano segni-sinnos: la matrice del pane, la pecora, ma anche «jocattulos» e «trastis de tribagliu». Tante le mostre, da Torino a Nuoro, da Austis a Roma e Parigi. «A Sassari e a Cagliari i suoi collages sulla violenza nel mondo hanno accompagnato gli spettacoli di Dario Fo e Franca Rame». Conserva nel cassetto molti inediti: ancora poesie e ‘grobes”, copioni teatrali, testi cinematografici e una «Lettera al mio giudice di sorveglianza». È stata lunga la sua esperienza di emigrante. Ritornò sempre, una e più volte. Viveva da anni a Budoni- Un poeta diceva che due cose non si possono dimenticare: la terra dove si nasce e il volto della madre. Mia madre è morta quando avevo nove anni la terra dove sono nato l’ho persa due volte. Vincenzo Floris