sabato 11 gennaio 2014

TONARA, DOVE MANGIARE. LA LOCANDA DEL MUGGIANEDDU


Dove mangiare: Locanda del Muggianeddu – Tonara (NU) 

fonte: http://www.girandoinmoto.it/dove-mangiare-locanda-del-muggianeddu-tonara-nu/

Tra castagneti e noccioleti, immersi in una natura selvaggia, verde e rigogliosa, esiste questa tranquilla cittadina montana che più volte ho visitato. Tonara è molto nota per la produzione di un’ottimo torrone, al quale viene sostituito il miele al posto dello zucchero rendendo il gusto particolare e buonissimo. Qui nasce la Locanda del Muggianeddu, un ristorante che fa della qualità degli ingredienti il proprio punto di forza. Ho già mangiato in passato presso questo locale, e tornandoci dopo 3 anni, posso solo confermare l’eccellenza della cucina. La signora Tina, proprietaria con il marito, cura ogni aspetto degli ingredienti, andando alla ricerca di erbe aromatiche autoctone e prodotti locali, spesso comprati dalla gente del posto o raccolti da lei stessa sul territorio.
Ricordo con piacere di aver mangiato un’ottima frittura di animelle, ma questa volta scelgo l’antipasto misto composto da prosciutto e salsiccia, casu axedu, una ruota di cipolla gratinata al forno, verdure al forno e polpettine nel sugo. Sinceramente avrei evitato l’insalata di mare che, pur essendo buona, non la vedo in tono ad una località montana. Evito il primo, seppur tentato, solo per un discorso di non esagerare con lo “sgarro” della dieta di questo periodo, ma prendo molto volentieri un cinghiale al vino ottimamente cucinato: saporito e tenero proprio come piace a me. Un buon rosso della casa (di produzione locale) accompagna i piatti, mentre come dessert scelgo una mousse di torrone, decorata ed impreziosita nel sapore con susina e dell’ottima marmellata di more fatta in casa. Per finire un liquore di genziana ed uno di assenzio, le cui piante sono state raccolte dalla stessa signora Tina.






Parlando con dei vicini di tavolo, mi hanno riferito che i ravioli di patate (che nel frattempo stavano preparando a mano in cucina) erano ottimi, così come la frittura mista di antipasti che comprendeva, tra l’altro, la frittura di animelle e di foglie di salvia a foglia larga ed aromatica che, al dire della padrona di casa, è di una specie tipica sarda e quasi introvabile. Da assaggiare anche il torrone fatto in casa e i bromiolus con formaggio entrambi ottimi!
Che dire, sicuramente ci tornerò presto per portare anche Clara!!!