IL CALCIO
Sau, gol a San Siro con dedica
"Per Castellammare, che mi ha lanciato"
Intervista al bomber sardo che lo scorso anno fece impazzire il Menti e adesso impazza nel Cagliari
di RAFFAELE SCHETTINO"Quante volte ho pensato di non esserne all'altezza", anche quando ha calpestato l'erba di San Siro. Poi 75 minuti da sogno durante i quali s'è preso tutto, rubando la scena alle stelle. Due gol all'Inter, flash, applausi. Che poi, quando arrivano dagli avversari valgono sempre doppio. Zanetti e Ranocchia gli hanno stretto la mano, Samuel l'ha fatto con un ghigno, dopo averlo inseguito e sofferto su ogni zolla del campo.
Una domenica da urlo: la doppietta, lo sgambetto a Stramaccioni in piena rincorsa scudetto, il favore alla Juventus. Tanta roba che giustifica le prime pagine dei giornali sportivi. "Non mi sembra vero, realizzerò tutto solo tra qualche giorno", per adesso "posso solo dire che vivo un sogno".
Le polemiche sugli arbitri gli scivolano addosso, "perché non abbiamo rubato nulla", e perché bisogna già guardare avanti, per esempio al Napoli orfano di Cavani e aggrappato a Insigne, "un talento puro", suo ex compagno di squadra ai tempi del Foggia. Un'altra gara speciale, tra sette giorni.
Fino ad allora, Marco Sau resta uomo cover, guarda caso nella stessa settimana in cui anche la Juve Stabia è sotto i riflettori: quarta in serie B, inarrestabile, capace di infilare 6 vittorie
in 8 gare. E' la suadra che l'ha lanciato, nella quale Sau ha segnato 21 gol in poco più di 30 gare. Due destini che si intrecciano, legati da un filo "che non si spezzerà mai".
Guarda indietro, Sau. E l'esperienza di Castellammare "gli appare fantastica". Dal punto di vista umano e professionale. All'ombra del Vesuvio ha lasciato tanti amici e migliaia di tifosi che ancora esultano ai suoi gol. Anche nel giorno di Inter-Cagliari è stato così: gioia e un fiume di post d'amore pubblicati sui social network. "Castellammare mi ama e io amo Castellammare. Sono passioni che non finiscono mai".