Su mutu froriu, Ortueri premia i migliori poeti in limba
di Giovanni Maria Sedda
ORTUERI. Pienone alla premiazione del concorso di poesia in limba Su mutu froriu. Oltre 60 i poeti partecipanti al concorso. Alcuni dei premiati si sono esibiti nel canto delle loro composizioni. Quelli che non se la sono sentita a proporsi con il canto hanno pregato lo specialista Costantino Casula, anima del concorso e coordinatore della serata, a sostituirli al microfono. L’emozione è diventata palpabile quando ben quattro “muttos” sono stati cantati dalla studentessa diciassettenne Silvia Casula, figlia di Costantino, che del navigato padre ne segue fin da piccola le orme. Aveva appena dieci anni quando in quel di Meana Sardo aveva stupito tutti, duettando col padre. Nel corso della cerimonia ortuerese ha cantato la composizione prima classificata nella sezione riservata ai poeti locali e ancora la prima e la terza della graduatoria assoluta. La sua voce melodiosa e perfettamente intonata alle cadenze tipiche de Su mutu froriu ha commosso tutti.
Quindi la cerimonia ufficiale delle premiazioni delle poesie sul tema “Sa paghe”. Al primo posto si è classificato Giovanni Piga di Busachi con la composizione “Sa paghe in sos ojos de fiza mia”; al 2° il poeta orgolese Giovanni Pira con “Segnore fala…” e al 3° Gonario Carta Brocca di Dorgali con “S’isposa”. Il premio speciale per la migliore composizione tra i poeti locali l’ha vinto Lino Murru, ingegnere, attualmente residente a Quartu Sant’Elena. Le menzioni d’onore sono andate agli ortueresi Diego Decortes, Salvatore Pusceddu, Pasquale Frongia e Bonaria Loddo, ad Antonio Demelas, Margherita Flore e Anna Maria Serra di Atzar; Giuseppe Carboni e Gesuino Peddes, di Tonara; ad Antonio Longu di Macomer, Basilio Carta di Sedilo, Cosimo Secci di Meana Sardo, Ida Patta di Samugheo, Marco Meloni di Laconi ed Eliano Cau di Sorgono. Numerose anche le segnalazioni.
La parte del leone l’hanno fatta ancora gli ortueresi con Antonio Concudu, Nicolino Bonu, Giovanni Casula, Salvatore Demontis, Antonietta Macis (risiede a Nuoro), Ignazia Sotgiu (mutu cantato dalla sorella tia Bella Sotgiu) e Raimondo Onali. Le altre segnalazioni sono andate ai tonaresi Nino Sau e Pier Battista Demuru, ai desulesi Salvatore Peddio e Giuseppe Floris, a Giovanni Carboni di Meana, Mario Maccioni di Marano e a Salvatore Murgia di Macomer. Anche ai non premiati gli organizzatori dell’associazione Origini hanno consegnato un attestato di partecipazione. Molto apprezzata la conferenza dell’etnomusicologo dell’università di Cagliari Paolo Bravi.
ORTUERI. Pienone alla premiazione del concorso di poesia in limba Su mutu froriu. Oltre 60 i poeti partecipanti al concorso. Alcuni dei premiati si sono esibiti nel canto delle loro composizioni. Quelli che non se la sono sentita a proporsi con il canto hanno pregato lo specialista Costantino Casula, anima del concorso e coordinatore della serata, a sostituirli al microfono. L’emozione è diventata palpabile quando ben quattro “muttos” sono stati cantati dalla studentessa diciassettenne Silvia Casula, figlia di Costantino, che del navigato padre ne segue fin da piccola le orme. Aveva appena dieci anni quando in quel di Meana Sardo aveva stupito tutti, duettando col padre. Nel corso della cerimonia ortuerese ha cantato la composizione prima classificata nella sezione riservata ai poeti locali e ancora la prima e la terza della graduatoria assoluta. La sua voce melodiosa e perfettamente intonata alle cadenze tipiche de Su mutu froriu ha commosso tutti.
Quindi la cerimonia ufficiale delle premiazioni delle poesie sul tema “Sa paghe”. Al primo posto si è classificato Giovanni Piga di Busachi con la composizione “Sa paghe in sos ojos de fiza mia”; al 2° il poeta orgolese Giovanni Pira con “Segnore fala…” e al 3° Gonario Carta Brocca di Dorgali con “S’isposa”. Il premio speciale per la migliore composizione tra i poeti locali l’ha vinto Lino Murru, ingegnere, attualmente residente a Quartu Sant’Elena. Le menzioni d’onore sono andate agli ortueresi Diego Decortes, Salvatore Pusceddu, Pasquale Frongia e Bonaria Loddo, ad Antonio Demelas, Margherita Flore e Anna Maria Serra di Atzar; Giuseppe Carboni e Gesuino Peddes, di Tonara; ad Antonio Longu di Macomer, Basilio Carta di Sedilo, Cosimo Secci di Meana Sardo, Ida Patta di Samugheo, Marco Meloni di Laconi ed Eliano Cau di Sorgono. Numerose anche le segnalazioni.
La parte del leone l’hanno fatta ancora gli ortueresi con Antonio Concudu, Nicolino Bonu, Giovanni Casula, Salvatore Demontis, Antonietta Macis (risiede a Nuoro), Ignazia Sotgiu (mutu cantato dalla sorella tia Bella Sotgiu) e Raimondo Onali. Le altre segnalazioni sono andate ai tonaresi Nino Sau e Pier Battista Demuru, ai desulesi Salvatore Peddio e Giuseppe Floris, a Giovanni Carboni di Meana, Mario Maccioni di Marano e a Salvatore Murgia di Macomer. Anche ai non premiati gli organizzatori dell’associazione Origini hanno consegnato un attestato di partecipazione. Molto apprezzata la conferenza dell’etnomusicologo dell’università di Cagliari Paolo Bravi.