TONARA. «Grazie al consigliere Casula la minoranza consiliare di Tonara sta vivendo la sua primavera dopo purtroppo quattro anni di letargo amministrativo. Ormai siamo inondati da interrogazioni pretestuose tese a dimostrare la loro vitalità ma di nessun interesse per la nostra comunità». È furente l’assessore comunale alla Cultura Gianni Dessì che ha contestato duramente la mozione della minoranza consiliare sulla mancata attuazione dei programmi sulla lingua sarda e sull’uso della stessa negli atti amministrativi. In una nota Dessì attacca proprio il consigliere Gabriele Casula e, di rimando gli altri componenti della minoranza tonarese affermando che «la minoranza fare un serio esame di coscienza sul suo agire politico: nel programma elettorale della lista “Unios po Tonara” non ho trovato le parole cultura sarda, lingua sarda, mentre nel nostro programma è presente una sezione specifica denominata “Cultura e tradizioni”. Personalmente nella mia trentennale militanza nel Psd’Az ho dovuto lottare con i rappresentanti dei partiti italiani per ottenere quello che spetta alla nostra nazione ma onestamente devo dire che questa è l’amministrazione che più di tutte è stata sensibile alle problematiche della nostra patria».
Gianni Dessì poi snocciola gli interventi fatti.
«Abbiamo chiesto al dirigente scolastico di prevedere nel modulo di iscrizione l’opzione dell’insegnamento della lingua sarda e mi sono offerto per tale insegnamento e oggi a Tonara nelle prime quattro classi. I nostri alunni possono usufruire di due ore curricolari di lingua sarda. Ho istituito il concorso regionale “Iscrie unu contu” riservato alle scuole elementari e medie al quale hanno partecipato tantissime scuole della Sardegna. Abbiamo sostenuto il concorso regionale “Iscrie una litera a sos tres res”; ho voluto che il concorso regionale di poesia “Peppinu Mereu” avesse sempre cadenza annuale. Questo la dice tutta sulla pretestuosità di quanto sostenuto da Casula».