lunedì 2 febbraio 2015

Case popolari, scontro in Comune Tonara, la minoranza: «Perché gli alloggi non sono stati ancora consegnati?» di Giovanni Melis

Case popolari, scontro in Comune Tonara, la minoranza: «Perché gli alloggi non sono stati ancora consegnati?» di Giovanni Melis 01 febbraio 2015
TONARA. «L’accusa di inerzia rivoltaci dalla
maggioranza che governa il paese e in particolare dall’assessore Gianni Dessì appare ingenerosa. Perché se di inerzia si deve parlare la sua maggioranza dovrebbe rispondere su tanti altri temi. Ad esempio quello degli alloggi popolari di Sa Rugge». Parte all’attacco Gabriele Casula, esponente della minoranza consiliare, che, assieme ai suoi colleghi Giorgio Manganaro, Gigi Pala e Rita Cappeddu chiede il conto dei ritardi nell’assegnazione degli alloggi popolari. In una interrogazione diretta al sindaco Pier Paolo Sau, la minoranza chiede dei lumi sulla mancata consegna delle case.

«Ci dovrebbe spiegare – si legge nella nota – come e perché a tutt’oggi, con grande ritardo rispetto alle previsioni, non siano stati consegnati alla famiglie che ne hanno diritto gli alloggi costruiti in località Sa Ruge nel rione di Arasulè. Alloggi previsti dalla deliberazione della G.C. n° 35/14 del 2006 che dovevano essere ultimati entro il 20 maggio 2011».
La minoranza consiliare Unios po Tonara elenca quindi la cronistoria della vicenda. “A seguito della lamentela di alcuni cittadini interessati- si legge nel documento, la minoranza interrogava il sindaco del comune di Tonara e l’assessore ai lavori pubblici per sapere e conoscere lo stato di realizzazione degli alloggi inizialmente previsti nel n. di 5. Si chiedeva anche di sapere se e quando l’amministrazione comunale avrebbe proceduto alla pubblicazione del bando per l’assegnazione degli alloggi. Il sindaco rispondeva per iscritto affermando che gli alloggi realizzati sono in numero di tre a fronte dei cinque previsti in progetto. La modifica si è resa necessaria perché è stata riscontrata l’impossibilità del recupero di parte delle strutture esistenti. Le carenze statiche hanno costretto alla demolizione e quindi alla modifica del progetto iniziale. Il sindaco assicurava tempi rapidi per il collaudo e la ricerca di fondi per gli altri due».