1-La
Luce
Un lampo squarciò il buio della notte.
Non era un temporale, non era un fuoco. Per noi ragazzini, era qualcosa di più
grande, di più magico. Era il 1927, la notte in cui la luce elettrica arrivò a
Tonara. Io, Benigno, che avevo
appena sei anni, la osservai con gli occhi sgranati. Mai, prima di allora, le
nostre case erano state così vive dopo il tramonto. Di solito, non c'era che il
debole bagliore di una lampada a olio, o la fievole danza di una candela che
proiettava ombre giganti sulle pareti. Le strade, dopo il tramonto, sparivano
in un nero profondo, rotto solo dalla luna o dalle stelle.
Ma quella notte fu diverso. La piazza si riempì di grida di meraviglia. Io, con i miei amici, Augusto, Boste e Desiderio, ci mettemmo a correre come matti da un punto all'altro della via, felici. La luce ci avvolgeva, era come un sole improvviso, un pezzo di cielo caduto tra le nostre case. Era un evento troppo grande per tenerlo solo per me. Il mio unico pensiero era tornare a casa di corsa e raccontare tutto alla mia famiglia.
Entrai in casa, ansimando, con la voce
strozzata dall'eccitazione. "Mamma! Mamma! È arrivata la luce! Quella
vera, quella che non si spegne!" Mia madre, Maddalena, che rammendava una coperta, alzò lo sguardo, sorridendo.
Vicino a lei, i miei fratelli, Raffaele e Antonio, si precipitarono alla porta.
Accanto, in piedi, c'erano anche i più piccoli, la mia sorellina Annunziata, di due anni, e Michele, che ne aveva appena uno. I
loro occhi, anche se non capivano le mie parole, erano spalancati, pieni di una
curiosità bambina.
"Guardate!" esclamai,
cercando di spiegare a modo mio. "È come se avessimo il sole anche di
notte!" Annunziata allungò la mano verso la finestra, come per toccare
quel bagliore lontano. Michele si aggrappò alla veste di mia madre, fissando in
silenzio. Eravamo tutti lì, una piccola famiglia unita nella meraviglia, in
un'assenza che si sentiva come il vuoto lasciato dalla luna. Papà Giuseppe era lontano, in
transumanza con il suo gregge, e sarebbe tornato solo dopo la stagione
invernale. Come avremmo fatto a spiegargli una cosa simile? La luce ci ha fatto
dimenticare per un po' le cose che non c'erano più.