martedì 10 febbraio 2015
Campanacci-Schmiede Antonio und Carlo Sulis aus Tonara
FONTE: Campanacci-Schmiede Antonio und Carlo Sulis aus Tonara
Seit fast drei Jahrhunderten werden die Tierglocken Sardiniens im OrtTonara hergestellt. Die Campanacci, die den Weidetieren umgehängt werden, biegen und richten Antonio und Carlo Sulis noch von Hand. Wie man sich die Herstellungstechnik der Schellen vorzustellen hat, wie arbeitsaufwendig, vielfältig und kreativ sie ist, zeigte ein Besuch in der Werkstatt der beiden Fabbricanti di Campanacci aus Tonara. Die traditionelle Arbeitsweise von Vater und Sohn, durch wenige moderne Gerätschaften unterstützt, verdeutlicht eindrucksvoll, dass Schellenschmiede hochqualifizierte Spezialisten sind.

Antonio Sulis dengelt die Campanacci (Schellen) in seiner Werkstatt in Tonara im Zentrum von Sardinien.
Seit fast drei Jahrhunderten werden die Tierglocken Sardiniens im OrtTonara hergestellt. Die Campanacci, die den Weidetieren umgehängt werden, biegen und richten Antonio und Carlo Sulis noch von Hand. Wie man sich die Herstellungstechnik der Schellen vorzustellen hat, wie arbeitsaufwendig, vielfältig und kreativ sie ist, zeigte ein Besuch in der Werkstatt der beiden Fabbricanti di Campanacci aus Tonara. Die traditionelle Arbeitsweise von Vater und Sohn, durch wenige moderne Gerätschaften unterstützt, verdeutlicht eindrucksvoll, dass Schellenschmiede hochqualifizierte Spezialisten sind.
Antonio Sulis dengelt die Campanacci (Schellen) in seiner Werkstatt in Tonara im Zentrum von Sardinien.
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Tonara: Honignougat, Schellen und Peppino Mereu
FONTE. Tonara: Honignougat, Schellen und Peppino Mereu
In Tonara, dem knapp 2000-Seelen-Dorf zu Füßen des Monte Muggianeddu, haben die Frauen während der alljährlich stattfindendenSagra del Torrone alles im Blick: In Trachten gehüllt, überwachen sie das Gedränge um den großen Kupfertopf, in der Absicht den Torrone vor Gefahren zu schützen. Beste Einblicke werden einem da auf dem Hauptplatz geboten – hier kann man nämlich den Geheimnissen des antiken Verfahrens zur Herstellung von Honignougat auf die Spur kommen. Aber auch Handwerkliches wie die für das Bergdorf so typischen Schafs- und Kuhglocken werden gezeigt.
Ablehnung ihn erwartete.

Die vom Poeten Peppino Mereu in seinen Versen besungenen Fontana di Galusé im historischen Ortsteil ArasuléDas jährlich am Ostermontag stattfindende Honignougat-Fest ist eine der erfolgreichsten Veranstaltungen der Barbagia. Doch Tonara ist nicht nur als Torrone-Dorf berühmt. Im Jahr 2002 feierte die Gemeinde den hundertjährigen Todestag des Dichters Peppino Mereu.
Der 1872 in Tonara geborene und früh verstorbene Schriftsteller war ein zu Lebzeiten verkannter Versemacher. Seine Lyrik erhebt sich in sanften Tönen, um dann mit Schärfe gegen die Herrschenden aufzubegehren: Als umstritten und provokatorisch galt sie deshalb.
Rundreise Barbagia: Ein Stück Wildnis im Herzen der Mittelmeerinsel auf einer größeren Karte anzeigen
„Peppino, der zu seiner Zeit nicht nur das Schöne und Wohlgefällige beschrieb, hat man deshalb für irre gehalten“, erklärt Antonietta, Jahrgang 1926 aus dem Ortsteil Toneri. Heute wird der damals wütende Peppino hingegen verehrt: Pünktlich zu den Dorffesten werden seine Verse zu Liedern, die in Canti a Tenore und Su Ballu Tundu gesungen werden. Ein häufig wiederkehrendes Motiv ist der Quellwasserbrunnen. Insgesamt neun Brunnen zählt Tonara nämlich. Doch nur eine Fontana ist Peppinos Auserwählte: Die Fontana di Galusé. Der Legende nach, wird derjenige der vom Wasser trinkt wahnsinnig. Peppino ahnte da noch nicht, welche
lunedì 2 febbraio 2015
Case popolari, scontro in Comune Tonara, la minoranza: «Perché gli alloggi non sono stati ancora consegnati?» di Giovanni Melis
Case popolari, scontro in Comune Tonara, la minoranza: «Perché gli alloggi non sono stati ancora consegnati?» di Giovanni Melis 01 febbraio 2015
TONARA. «L’accusa di inerzia rivoltaci dalla
maggioranza che governa il paese e in particolare dall’assessore Gianni Dessì appare ingenerosa. Perché se di inerzia si deve parlare la sua maggioranza dovrebbe rispondere su tanti altri temi. Ad esempio quello degli alloggi popolari di Sa Rugge». Parte all’attacco Gabriele Casula, esponente della minoranza consiliare, che, assieme ai suoi colleghi Giorgio Manganaro, Gigi Pala e Rita Cappeddu chiede il conto dei ritardi nell’assegnazione degli alloggi popolari. In una interrogazione diretta al sindaco Pier Paolo Sau, la minoranza chiede dei lumi sulla mancata consegna delle case.
«Ci dovrebbe spiegare – si legge nella nota – come e perché a tutt’oggi, con grande ritardo rispetto alle previsioni, non siano stati consegnati alla famiglie che ne hanno diritto gli alloggi costruiti in località Sa Ruge nel rione di Arasulè. Alloggi previsti dalla deliberazione della G.C. n° 35/14 del 2006 che dovevano essere ultimati entro il 20 maggio 2011».
La minoranza consiliare Unios po Tonara elenca quindi la cronistoria della vicenda. “A seguito della lamentela di alcuni cittadini interessati- si legge nel documento, la minoranza interrogava il sindaco del comune di Tonara e l’assessore ai lavori pubblici per sapere e conoscere lo stato di realizzazione degli alloggi inizialmente previsti nel n. di 5. Si chiedeva anche di sapere se e quando l’amministrazione comunale avrebbe proceduto alla pubblicazione del bando per l’assegnazione degli alloggi. Il sindaco rispondeva per iscritto affermando che gli alloggi realizzati sono in numero di tre a fronte dei cinque previsti in progetto. La modifica si è resa necessaria perché è stata riscontrata l’impossibilità del recupero di parte delle strutture esistenti. Le carenze statiche hanno costretto alla demolizione e quindi alla modifica del progetto iniziale. Il sindaco assicurava tempi rapidi per il collaudo e la ricerca di fondi per gli altri due».
TONARA. «L’accusa di inerzia rivoltaci dalla
maggioranza che governa il paese e in particolare dall’assessore Gianni Dessì appare ingenerosa. Perché se di inerzia si deve parlare la sua maggioranza dovrebbe rispondere su tanti altri temi. Ad esempio quello degli alloggi popolari di Sa Rugge». Parte all’attacco Gabriele Casula, esponente della minoranza consiliare, che, assieme ai suoi colleghi Giorgio Manganaro, Gigi Pala e Rita Cappeddu chiede il conto dei ritardi nell’assegnazione degli alloggi popolari. In una interrogazione diretta al sindaco Pier Paolo Sau, la minoranza chiede dei lumi sulla mancata consegna delle case.
«Ci dovrebbe spiegare – si legge nella nota – come e perché a tutt’oggi, con grande ritardo rispetto alle previsioni, non siano stati consegnati alla famiglie che ne hanno diritto gli alloggi costruiti in località Sa Ruge nel rione di Arasulè. Alloggi previsti dalla deliberazione della G.C. n° 35/14 del 2006 che dovevano essere ultimati entro il 20 maggio 2011».
La minoranza consiliare Unios po Tonara elenca quindi la cronistoria della vicenda. “A seguito della lamentela di alcuni cittadini interessati- si legge nel documento, la minoranza interrogava il sindaco del comune di Tonara e l’assessore ai lavori pubblici per sapere e conoscere lo stato di realizzazione degli alloggi inizialmente previsti nel n. di 5. Si chiedeva anche di sapere se e quando l’amministrazione comunale avrebbe proceduto alla pubblicazione del bando per l’assegnazione degli alloggi. Il sindaco rispondeva per iscritto affermando che gli alloggi realizzati sono in numero di tre a fronte dei cinque previsti in progetto. La modifica si è resa necessaria perché è stata riscontrata l’impossibilità del recupero di parte delle strutture esistenti. Le carenze statiche hanno costretto alla demolizione e quindi alla modifica del progetto iniziale. Il sindaco assicurava tempi rapidi per il collaudo e la ricerca di fondi per gli altri due».
domenica 1 febbraio 2015
giovedì 29 gennaio 2015
Tonara, Dessì ribatte a Casula «La lingua e la cultura sarde sono da sempre ai primi posti dell’amministrazione» di Giovanni Melis
TONARA. «Grazie al consigliere Casula la minoranza consiliare di Tonara sta vivendo la sua primavera dopo purtroppo quattro anni di letargo amministrativo. Ormai siamo inondati da interrogazioni pretestuose tese a dimostrare la loro vitalità ma di nessun interesse per la nostra comunità». È furente l’assessore comunale alla Cultura Gianni Dessì che ha contestato duramente la mozione della minoranza consiliare sulla mancata attuazione dei programmi sulla lingua sarda e sull’uso della stessa negli atti amministrativi. In una nota Dessì attacca proprio il consigliere Gabriele Casula e, di rimando gli altri componenti della minoranza tonarese affermando che «la minoranza fare un serio esame di coscienza sul suo agire politico: nel programma elettorale della lista “Unios po Tonara” non ho trovato le parole cultura sarda, lingua sarda, mentre nel nostro programma è presente una sezione specifica denominata “Cultura e tradizioni”. Personalmente nella mia trentennale militanza nel Psd’Az ho dovuto lottare con i rappresentanti dei partiti italiani per ottenere quello che spetta alla nostra nazione ma onestamente devo dire che questa è l’amministrazione che più di tutte è stata sensibile alle problematiche della nostra patria».
Gianni Dessì poi snocciola gli interventi fatti.
«Abbiamo chiesto al dirigente scolastico di prevedere nel modulo di iscrizione l’opzione dell’insegnamento della lingua sarda e mi sono offerto per tale insegnamento e oggi a Tonara nelle prime quattro classi. I nostri alunni possono usufruire di due ore curricolari di lingua sarda. Ho istituito il concorso regionale “Iscrie unu contu” riservato alle scuole elementari e medie al quale hanno partecipato tantissime scuole della Sardegna. Abbiamo sostenuto il concorso regionale “Iscrie una litera a sos tres res”; ho voluto che il concorso regionale di poesia “Peppinu Mereu” avesse sempre cadenza annuale. Questo la dice tutta sulla pretestuosità di quanto sostenuto da Casula».
domenica 25 gennaio 2015
TONARA "INATTUATE LE NORME SULLA LIMBA"- La nuova Sasrdegna
Tonara «Inattuate le norme sulla limba»
La commissione non è stata istituita, polemica della minoranza.
TONARA. «Capita talvolta anche alla minoranza del consiglio comunale di trascurare la nostra lingua, per meglio dire, di non avvalersene quando si parla in consiglio comunale».
È polemico Gabriele Casula, nei confronti della maggioranza che governa il comune. Oggetto del contendere sarebbe il disimpegno della giunta Sau nei confronti dell’uso del sardo. Il consigliere di minoranza e i suoi colleghi hanno quindi sottoscritto alcune interrogazioni sul «perché in questi cinque anni di impegno e attività amministrativa non è stato previsto in bilancio un capitolo di spesa per consentire ai tonaresi di conoscere la nostra lingua con l’istituzione di corsi in lingua sarda».
Oggetto dell’interrogazione è anche la mancata previsione «di insegnare agli impiegati del comune a scrivere documenti e atti ufficiali in sardo» e la mancata creazione della commissione per la lingua sarda.
«Pur in presenza di un assessore sardista e amante della lingua sarda – dice Casula – la maggioranza ha avuto poco riguardo verso lo statuto comunale di Tonara approvato nel 2006 nel quale si afferma che, anche se parlare in sardo non costituisce obbligo giuridico, la lingua sarda ha pari dignità con la lingua italiana è può essere scritta negli atti amministrativi, parlata nelle riunioni della comunità tonarese».
Ecco quindi che diventa un obbligo, in questo scampolo di legislatura, valorizzare il sardo, anche nella variante tonarese.
Interpellato sul fatto l’assessore Gianni Dessì ha contestato le affermazioni della minoranza ricordando gli investimenti fatti «su seminari in lingua sarda, per le giornate dedicate a sa die de sa Sardigna e al concorso di scrittura Iscrie una littera a sos tres Re. L’impegno non è mai mancato su nessun fronte». (g.m.)
La commissione non è stata istituita, polemica della minoranza.
TONARA. «Capita talvolta anche alla minoranza del consiglio comunale di trascurare la nostra lingua, per meglio dire, di non avvalersene quando si parla in consiglio comunale».
È polemico Gabriele Casula, nei confronti della maggioranza che governa il comune. Oggetto del contendere sarebbe il disimpegno della giunta Sau nei confronti dell’uso del sardo. Il consigliere di minoranza e i suoi colleghi hanno quindi sottoscritto alcune interrogazioni sul «perché in questi cinque anni di impegno e attività amministrativa non è stato previsto in bilancio un capitolo di spesa per consentire ai tonaresi di conoscere la nostra lingua con l’istituzione di corsi in lingua sarda».
Oggetto dell’interrogazione è anche la mancata previsione «di insegnare agli impiegati del comune a scrivere documenti e atti ufficiali in sardo» e la mancata creazione della commissione per la lingua sarda.
«Pur in presenza di un assessore sardista e amante della lingua sarda – dice Casula – la maggioranza ha avuto poco riguardo verso lo statuto comunale di Tonara approvato nel 2006 nel quale si afferma che, anche se parlare in sardo non costituisce obbligo giuridico, la lingua sarda ha pari dignità con la lingua italiana è può essere scritta negli atti amministrativi, parlata nelle riunioni della comunità tonarese».
Ecco quindi che diventa un obbligo, in questo scampolo di legislatura, valorizzare il sardo, anche nella variante tonarese.
Interpellato sul fatto l’assessore Gianni Dessì ha contestato le affermazioni della minoranza ricordando gli investimenti fatti «su seminari in lingua sarda, per le giornate dedicate a sa die de sa Sardigna e al concorso di scrittura Iscrie una littera a sos tres Re. L’impegno non è mai mancato su nessun fronte». (g.m.)
venerdì 16 gennaio 2015
lunedì 15 dicembre 2014
TONARA OPPOSIZIONE CONTRO DECISIONE DEL SINDACO. SBAGLIATO LASCIARE L'ANCI (Giovanni Melis: La Nuova Sardegna 14/12/2014)
«Sbagliato lasciare l’Anci»
Tonara, opposizione contro dopo la decisione del sindaco -14 dicembre 2014
TONARA. La giunta comunale di Tonara delibera l’uscita dall’Anci e la minoranza sale sull’aventino. Protesta in paese dopo che l’esecutivo retta dal sindaco Pierpaolo Sau ha deciso di aderire ai comuni dimenticati. Allo stesso primo cittadino, che aveva partecipato ad Amatrice (Rieti), al raduno “comuni dimenticati” rivendicando una giusta attenzione per i piccoli territori, l’opposizione chiede chiarimenti. In una nota a firma di Rita Cappeddu, Giorgio Manganaro, Gigi Pala, Gabriele Casula, l’opposizione da conto del proprio voto contrario spiegando le ragioni e contestando le scelte della maggioranza di centro destra che governa il paese. «Non riusciamo a comprendere – si legge nel documento – come e con quali motivazioni, la giunta, senza, peraltro coinvolgere il consiglio comunale per acquisirne la sua volontà, abbia adottato una decisione così grave, abbandonando un’associazione che, come detto, conta l’adesione del 90% dei comuni sardi e dei comuni italiani». Poi l'attacco. «Allo stesso tempo – è incomprensibile – come la maggioranza politica del comune di Tonara, intenda aderire ad una associazione, come quella dei “comuni dimenticati”, avente scopi non molto chiari, sicuramente molto più limitati dell’Anci, non solo sul piano della tutela dei diritti dei propri cittadini, ma anche dell’estensione geografica». L’opposizione chiede lumi poi sui «beneficio ne trarrebbe la comunità tonarese da questa associazione». «Ci risulta – dice ancora l’opposizione – che fino ad ora abbiano aderito pochi comuni di tutta Italia». Infine la chiusura: «Una scelta decisamente non comprensibile se si tiene conto, in particolare, del periodo storico che stiamo vivendo dove i tagli ai servizi essenziali dei cittadini sono costanti anche nel nostro territorio. Si pensi alla perdita del tribunale di Sorgono e del servizio maternità dell’Ospedale, alla razionalizzazione della rete scolastica del Mandrolisai. È un momento nel quale si rende sempre più necessario far sentire la propria voce, uniti agli altri comuni del Mandrolisai, a sostegno dei propri bisogni e diritti. Noi vogliamo stare con l’Anci con i comuni come Cagliari, Nuoro, Milano, Ovodda, con Tiana con il Mandrolisai, combattere insieme contro l’isolamento dell’interno». (g.m.
Tonara, opposizione contro dopo la decisione del sindaco -14 dicembre 2014
sabato 13 dicembre 2014
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