venerdì 31 ottobre 2008

ANTICHITA', RUDERI, NURAGHI, DOMOS DE GIANAS, ECC.TROVAMENTI



Fonte: TRADIZIONE E MODERNITA' A TONARA in un inchiesta condotta nel 1928 da Giuseppe Tore. - 1995- TONARA - pag.201.202.

Verso la regione Trocheri, e nel punto di strada ferrata più prossimo al paese, esisteva il villaggio di Intrerrios, che significava paese tra i rivi. Di tal paese non resta memoria di sorta. Le traccie poi che, al fiume s'Isca, esistono presso il molino idraulico di un molto antico proprietario di esso, certo sacerdote Emanuele Defigus, secondo le fondate as¬serzioni di quest'ultimo sono avanzi di un ponte romano. Tali traccie sono in regione Garrutu.
Presso la frazione di Toneri esistono ruderi ben solidi della chiesa di S. Anastasia, costruzione artistica pisana.
Sul poggio su Nurazze, presso la località Su Pranu e Perdas Lobàdas e in prossimità al paese, sorgeva un nuraghe, in vista della rupe Tessile di Aritzo.
Non molto distante da Su Nurazze, in regione Marti e s'Iscova, si hanno le domos de i' gianas costituite di due stanzette comunicanti fra loro. Questa necropoli fu descritta e illustrata dal prof. Antonio Taramelli, direttore del museo di Cagliari, nel bollettino di antichità, verso il 1908.
Anche nelle regioni di Mattalè e di Tracullàu o Tonnài, trovansi traccie di abitazioni. In Tracullàu dal 1855 al 1860 all'incirca si fecero degli scavi, e vennero messi alla luce quattro orci o vasi, dei quali tre si sfasciarono perchè umidi ancora, il quarto perchè tolto con maggior attenzione e asciugato subito al sole, potè essere conservato, tanto che esiste ancora; è visibile in una casa privata [Legg. al capitolo n. 17 pag. 128].
Di Tracullàu o Tonnai, del nuraghe accennato e di Mattalè, si riporta quanto scrisse it celebre Canonico Giovanni Spano nel 1860 e nel 1864, e cioè:
1) "Nel sito denominato Mattalè, in territorio di Tonara, si osservano ruderi di edifizi antichi, e si sono scoperte molte sepolture. Ivi si è trovata una moneta d' oro con 1' effigie dell'imperatore Teodosio. Busto con elmo e lancia sull'omero destro D.N.Teodosius P E.Aug. Nel rovescio figura intera una corazza, con la destra tiene it labaro, e con la sinistra it globo sormontato dalla croce, nel campo sinistro stella Gloria Orvis Terra. Nello esergo Conob. Ci assicurano che ne sono state trovate altre, ma che furono vendute ad orefici per squagliarle .


2) "Nel tempo dell'impero Cartaginese e Romano, anche i punti più montuosi della Sar¬degna erano abitati e coltivati. Una escursione che nello scorso anno (1864) abbiamo fatto al villaggio di Tonara, ci ha lasciati convinti di questa verità. Nel sito appellato Ton¬nai presso to stesso villaggio si trova it suolo pieno di stoviglie diverse, si scoprirono bronzi ed altri oggetti, ed ultimamente si estrassero quattro vasi in forma di giare. Ivi passava la strada romana the menava a Sorradile, passando per Austis nel sito di Perda Litterada, dove giaciono molti monumenti letterati e Perdas Fittas di Fonni.
Esiste anche in vicinanza al villaggio un nuraghe detto Perdas Lobadas, cosi detto perche in vicinanza esistono due grandi monoliti appaiati di roccia naturale. A proposito di questi nuraghi, pare che il villaggio di Tonara, abbia tenuta la stessa conformazione degli antichi popoli fondatori dei nuraghi, the vivevano uniti per potersi scambievolmente aiutare. Tale nuraghe fin dal tempo della primitiva colonia seguito ad essere abitato fabbricando le case attorno al medesimo. Oltre le diverse stoviglie vi si trovano a fior di terra molte monete od utensili, fibule ed altri oggetti. Il Teologo Pietro Todde, Rettore dello stesso villaggio, mi fece vedere molte monete raccolte da lui stesso nell' alto the vi fa delle passeggiate, fra le quali una di Sardus Pater bucata. In vicinanza del nuraghe vi è una necropoli del tempo Cartaginese Romano, che consiste in caverne scavate nelle rocce schistose, dette Forreddos de Yanas ("Canonico G. Spano "Bollettino Archeologico Sardo", n. 7, anno X, luglio 1864. Pag. 106-107)