Menta
( fam. Labiatae )
In Sardegna crescono spontaneamente diversi tipi di menta :
-Mentha acquatica L. ( Menta d’acqua )
-Mentga pulegium L. ( Menta puleggio- Puleggio-Mentuccia )
-Mentha spicata L. che corrisponde alla Menta viridis L.
(Menta romana- Menta gentile )
-Mentha suaveolens Ehrh. O Mentha rotundifoloia Autc. nella subspecie insularis ( Menta a foglie rotonde ) .
Viene coltivata la Mentha piperita L. che e’ un ibrido tra la Mentha acquatica e la Mentha spicata .
In Sardegna quasi tutte le specie di menta sia spontane che coltivate vengono usate nell’arte culinaria per aromatizzare i cibi quali brodi, minestre e salse , nonche’ nelle insalate miste di verdura e per preparare liquori.
In Ogliastra con la foglia di menta messa nel soffritto vengono aromatizzati i ravioli o agnolotti, kulirgonis o Kulirgiones , in particolare i ravioli di patata tipici ogliastrini (ove il ripieno e’ costituito da patate lesse schiacciate, condite con olio di oliva, formaggio acido in salamoia e menta ).
Nella Barbagia del Belvi’- Mandrolisai ( soprattutto a Tonara e Belvi’ ) si aromatizza con la menta “sa coccoi ‘e casu” o “kokkoi ‘e casu”, si tratta di una piccola focaccia ripiena di formaggio di pecora acido con menta.
Vengono ancora aromatizzate con la menta le frittelle pasquali a base di formaggio cotto; la pietanza barbaricina “su dzuette” costituita dal sangue di pecora lessato dentro lo stomaco dello stesso animale , insieme a pane karasau sbriciolato, formaggio grattugiato, strutto, cipolla tritata e menta; il cinghiale arrosto in Ogliastra; il pollo ripeno in agro-dolce a Cagliari ; la “suppa kuata ed i fagioli con le patate ( a meta’ cottura dei fagioli si aggiungono le patate con la menta ) in Gallura ; le fave fresche a Nulvi ; il sanguinaccio di pecora ( con un suffritto di strutto, cipolla e peperoncino ) a Villanova Monteleone e ancora nelle “panadas” , nelle favette lesse , nei farri con la menta in polvere .
Come antitarmico e repellente degli insetti in genere si usava appendere entro gli armadi della biancheria un mazzetto di menta selvatica . Per profumare il bucato venivano messi dei rametti di menta selvatica nella liscivia oppure fra i capi di biancheria appena asciugata o dentro gli armadi .
Per uso interno la Menta veniva usata in infuso nell’apparato gastroenterico per le coliche addominali e per il meteorismo, nelle dispepsie biliari con difficoltà ‘ nella digestione e nausea , come antisettico del cavo orale e gola ed espettorante nelle affezioni delle alte vie respiratorie, come antalgico nelle nevralgie ed emicrania . Per uso esterno veniva preparato un oleolito di menta da frizionare nelle tempie per l’emicrania , per le contrazioni muscolari e dolori reumatici.
Tutte le specie di Menta contengono Mentolo. La Menta piperita e’ la specie che ne contiene di piu’. L’olio essenziale puro ( Mentolo puro ) e’ tossico in dosi eccessive , non superare mai le 3-5 gocce. La Menta ed i suoi derivati e’controindicata in presenza di esofagite con ernia iatale , nelle glomerulonefriti ed epatite acuta.
Bisogna stare attenti alla Menta pulegium in quanto e’ una pianta velenosa , contiene il Pulegono che provoca l’aborto nelle donne in gravidanza.
Esistono circa 30 specie di Menta , ecco di seguito alcuni tipi di menta coltivata:
-Mentha acquatica -Mentha piperita - Mentha spicata
-Mentha arvensis - Mentha pulegium (Menta romana )
-Mentha citrata - Mentha requieni -Mentha villosa
-Mentha gentilis - Mentha rotundifolia -Mentha suaveolens “
- Mentha aurea - Mentha longifolia “variegata “