sabato 9 luglio 2011

FERULA La leggenda di Sant'Antonio Abate - di Bruno Casula

                                                   FERULA
                        La leggenda di Sant'Antonio Abate

Il midollo della ferula secca , assai combustibile , veniva impiegato in Sardegna  gia' dai tempi antichi  come “esca per accendere il fuoco” , inviando su frammenti di esso  le scintille ottenute per sfregamento dell'acciarino  sulla pietra focaia silicea. L'esca ,  cioe' il midollo di ferula  tagliuzzato, veniva conservata  nel corno che il pastore  o contadino si portava appresso  in campagna.
Secondo una leggenda logudorese  sarebbe stato  Sant'Antonio Abate, detto anche Sant'Antonio  del fuoco ( Sant'Antoni de su fogu ) ad insegnare ai Sardi  il modo di ottenere il fuoco servendosi della ferula. Dice la leggenda :“ Un tempo sulla terra non esisteva il fuoco e gli  uomini soffrivano il freddo. Sant'Antonio , mosso  a   compassione dalle loro lagnanze , decise di procurarglielo  affinche' si potessero scaldare. Porto' con se il suo maialino ed un bastone di ferula , si presento' all'Inferno  e supplico' i diavoli per farlo  sedere vicino alle fiamme e potersi cosi' riscaldare dal freddo. Il suo desiderio fu esaudito. Il santo , facendo finta di niente , si mise  a frugare tra i tizzoni ardenti e permise ad una scintilla  di accendere il midollo spugnoso  che si trova all'interno del  suo bastone di ferula , senza che niente comparisse all'esterno del bastone.  Fu cosi' che, una volta fuori dall'Inferno, il santo , sollevando la ferula  accesa  ed  esclamando : “ fogu , fogu po' ogna logu / linna , linna po' sa Saldigna ( fuoco , fuoco per ogni luogo / legna , legna per la  Sardegna  ) profuse scintille  per tutta l'isola di Sardegna , dando cosi' il fuoco agli uomini.
La ferula , in Sardegna, veniva impiegata  in alcuni riti propiziatori della pioggia  in periodo di prolungata siccita'.  I ragazzi approntavano una barella  o lettiga di fusti di ferula  e la coprivano con mazzi di pervinca  o altre  erbe conformate  a fantoccio e gridavano “ Maimone , Maimone , abba cheret su laore / abba cheret su siccau /Maimone llau. Llau “ ( Maimone , Maimone, d'acqua necessita il frumento/ d'acqua necessita il terreno secco /Maimone lodato , lodato  ).


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