sabato 9 luglio 2011

Il Tannino di Bruno Casula

                                                             Il tannino
Il termine tannino e' stato usato per al prima volta nel 1796 per indicare una sostanza di origine vegetale capace di combinarsi con le proteine della pelle animale  in complessi  insolubili , di prevenirne la putrefazione  da parte degli enzimi proteolitici  e trasformarla cosi' in cuoio.
I tannini sono delle sostanze polifenoliche  a struttura varia , di peso molecolare compreso tra 500 e 3000, di sapore astringente , che hanno in comune  la proprieta' di tannare la pelle , cioe' di renderla imputrescibile ,grazie alla loro capacita' di legare le proteine . Nella  cellula vegetale  i tannini sono separati dalle proteine  e dagli enzimi del citoplasma, ma quando avviene una lesione   (attacco da parte di erbivori ) la reazione tanninica  puo' rendere  meno assimilabile  la pianta per il predatore. I tannini sono molto diffusi nel regno vegetale  e sono particolarmente  abbondanti  in certe famiglie : Cupulifere , Poligonacee, Rosacee, Leguminose, Mirtacee  , Rubiacee. Si trovano in diverse parti della pianta : nella frutta ( uva , cachi, mirto, mirtillo, melograno ), radici o rizomi ( rabarbaro ), corteccia o scorza ( quercia ), legno ( acacia a  cachou ) , foglie ( hamamelis, vite rossa , te'), fiori (rosa rossa ) , semi (kola ) , galle ( quercia ). Si localizzano nei vacuoli  e talora sono combinati con le proteine e gli alcaloidi ; la loro concentrazione   e talora elevata : 70%  nelle galle della  Quercia  , Quercus lusitania var. infectoria, in Sardegna  Quercus  pubecsens  ;  dal 10 al 40% in certe scorze.
Si distinguono tre classi di tannini:
1)      tannini idrolizzabili
2)      tannini condensati  o flavonali
3)      florotannini .
                                          Tannini idrolizzabili
                    ( anticamente   chiamati tannini pirogallici )
Sono dei poliesteri dei glucidi e degli acidi-fenoli: Sono facilmente scissi dagli acidi o gli  enzimi ( tannasi ) in zuccheri ed acido-fenoli. Si dividono in tannini gallici o gallotannini ( esteri dell'acido gallico e del glucosio ) ed     tannini ellagici o ellagitannini (esteri dell'acido ellagico e glucosio ). Essi  hanno un alto peso molecolare e sono facilmente  idrolizzabili  da acidi deboli ; ad alte  temperature  si decompongono dando pirogallolo, un composto epatotossico e fortemente irritante .
                                                     Tannini condensati o flavonali
Differiscono fondamentalmente  dai tannini gallici ed  ellagici  in quanto la loro struttura e ' simile  a quella dei flavonoidi   e non possiedono degli zuccheri nella loro molecola. Non sono idrolizzabili , al contrario hanno la tendenza  a polimerizzare  specialmente  in soluzione acida concentrata  o per azione  di agenti ossidanti , che danno origine a pigmenti  rossi o brunastri , chiamati  flobafeni, insolubili nei diversi solventi. Sono formati da 2 o piu'  molecole di flavan-3-olo( catecoli o  catechini ) o da flavan-3,4 diolo ( proantocyanidoli o leucoantociani  ). I tannini condensati hanno un peso molecolare  compreso tra  500 e 3000 e si  possiamo  anche definire   proantocianidine e  come abbiamo visto sono fortemente  apparentati ai flavonoidi.  Sono fortemente antiossidanti e agiscono in maniera sinergica  anche con l'acido ascorbico , abbassano la pressione arteriosa , riducono l'aggregazione piastrinica , possono aiutare a ridurre  i danni alle coronarie ed hanno blanda attivita'  antivirale ed antibatterica.
Le proantocianidine oligomeriche possiedono proprieta' antitumorali, proteggono i vasi sanguigni e prevengono i danni da radicali liberi.
                                                     Florotannini
E' una terza  classe di tannini , identificata di recente  in molte specie di alghe brune.



 I  tannini hanno la  capacita' di precipitare le proteine della saliva  formando composti insolubili, dando cosi'  la tipica sensazione  di “ astringenza “, in modo particolare  nei frutti non ancora maturi. Col procedere della maturazione  ,  i tannini del frutto aumentano  aumentano il grado di polimerizzazione e  di conseguenza aumenta il loro peso molecolare e cosi' si ha una perdita dell'astringenza. Inoltre si combinano con le proteine alimentari formando complessi resistenti alle proteasi gastrointestinali ed inibiscono   parzialmente gli enzimi digestivi. A dosi eccessive  interferiscono con l'assorbimento del ferro , zinco ed alcune  vitamine.
I tannini somministrati per bocca hanno un effetto astringente  ed antidiarroico , per via topica ( cutanea  )  hanno un effetto vasocostrittore  ed emostatico ,proteggono le vene  per cui si possono usare per  curare le verici e le emmorroidi, inoltre  hanno un effetto antibatterico ed antifungino e facilitano la rigenerazione dei tessuti lesionati  nelle ferite  ed ustioni.In cosmetologia  sono utilizzati come astringenti sotto forma di lozione.Sono inoltre  utilizzati nell'industria  per conciare le pelli , nell'industria delle vernici   e delle pitture. I tannini idrosolubili se assunti in quantita' eccessive  e per lunghi periodi  possono risultare epatotossici , in quanto interagiscono con gli enzimi epatici ed inibire alcune attivita' biochimiche. I tannini condensati o flavonali  non sono epatotossici.                                              
                               Piante a tannini ( utilizzate sotto forma di preparazione galenica )
                                           1)  ROSA  ROSSA – Rosa  gallica L. - Rosacee
Vengono utilizzati i petali  che devono contenere  almeno il 15%  di tannini gallici , accompagnati da pigmenti flavonici  ed  antocianici. I petali della rosa rossa  vengono prevalentemente utilizzati in cosmetologia  per  preparare dei tonici ed  astringenti per la pelle sotto forma di lozione.
                                          2)  HAMAMELIDE – Hamamelis  virginiana – Hamamelidacee
L'amamelide e' una pianta dell'America del Nord. Le foglie contengono una piccola percentuale di essenza , una resina e soprattutto dei composti fenolici : a)- acido gallico ed acido caffeico, b)-degli eterosidi  flavonoici  ( glucosidi di flavonoli )  c)-dei tannini gallici di cui il 5-10 %  rappresentati da hamamelitannini d)-dei tannini condensati  in piccola quantita'.
Le scorze  del tronco  contengono dei tannini condensati e dei tannini gallici : La maggior parte di hamamelitannini  si trovano nelle scorze. L'hamamelide ha diverse azioni terapeutiche , astringente ,  antimicrobica  ed una' altra vitaminica  P. Le foglie vengono utilizzate  nelle affezioni  venose ( varici, emorroidi , flebiti ) sotto forma di estratti idro-alcolici , acqua distillata  e tintura ed in cosmetologia sotto forma di lozione astringente.
                                                 Piante utilizzate per l'estrazione   dei tannini
                                                                      Tannini gallici
Quercia a galle – Quercus lusitana var. infectoria – In Sardegna Quercus pubescens – fam. Cupulifere. Le galle sono delle escrescenze  dei germogli provocate dalla puntura di un insetto ( femina del Cynips gallae tinctoriae ).  La galla si presenta come una piccola  massa  globulosa da  1 a 2,5 cm di  diametro, dura, densa, grigio bruna  e dal sapore astringente : contiene  dal 60 al 70 %  di tannini gallici  ( esteri del glucosio e dell'acido gallico ),  Le galle servono  per l'estrazione del tannino officinale  detto “tannino a l'etere” .
I tannini gallici sono estratti anche dalla scorza della Quecia da rovere  ( Quecus  rubur ), del Castagno ( Castanea vulgaris ).
                                                             Tannini condensati
         Cachou – acacia  catechu- Leguminose. I tronchi di quest'albero  del sud est asiatico ,  dopo la decozione ed  evaporazione , forniscono un estratto secco che costituisce il cachou  che contiene circa  20-40% di catecoli e  tannini catechici. Il cachou e' utilizzato  in farmaceutica, cosmetologia,  alimentazione : le famose .chew gum.
          Ricerca  di dr Bruno Csaula                       

CASULA STEMMA E BLASONE- DOSSIER ARALDICO

FONTE Antica ed assai nobile famiglia sarda, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia...