Il tannino
Il termine tannino e' stato usato per al prima volta nel 1796 per indicare una sostanza di origine vegetale capace di combinarsi con le proteine della pelle animale in complessi insolubili , di prevenirne la putrefazione da parte degli enzimi proteolitici e trasformarla cosi' in cuoio.
I tannini sono delle sostanze polifenoliche a struttura varia , di peso molecolare compreso tra 500 e 3000, di sapore astringente , che hanno in comune la proprieta' di tannare la pelle , cioe' di renderla imputrescibile ,grazie alla loro capacita' di legare le proteine . Nella cellula vegetale i tannini sono separati dalle proteine e dagli enzimi del citoplasma, ma quando avviene una lesione (attacco da parte di erbivori ) la reazione tanninica puo' rendere meno assimilabile la pianta per il predatore. I tannini sono molto diffusi nel regno vegetale e sono particolarmente abbondanti in certe famiglie : Cupulifere , Poligonacee, Rosacee, Leguminose, Mirtacee , Rubiacee. Si trovano in diverse parti della pianta : nella frutta ( uva , cachi, mirto, mirtillo, melograno ), radici o rizomi ( rabarbaro ), corteccia o scorza ( quercia ), legno ( acacia a cachou ) , foglie ( hamamelis, vite rossa , te'), fiori (rosa rossa ) , semi (kola ) , galle ( quercia ). Si localizzano nei vacuoli e talora sono combinati con le proteine e gli alcaloidi ; la loro concentrazione e talora elevata : 70% nelle galle della Quercia , Quercus lusitania var. infectoria, in Sardegna Quercus pubecsens ; dal 10 al 40% in certe scorze.
Si distinguono tre classi di tannini:
1) tannini idrolizzabili
2) tannini condensati o flavonali
3) florotannini .
Tannini idrolizzabili
( anticamente chiamati tannini pirogallici )
Sono dei poliesteri dei glucidi e degli acidi-fenoli: Sono facilmente scissi dagli acidi o gli enzimi ( tannasi ) in zuccheri ed acido-fenoli. Si dividono in tannini gallici o gallotannini ( esteri dell'acido gallico e del glucosio ) ed tannini ellagici o ellagitannini (esteri dell'acido ellagico e glucosio ). Essi hanno un alto peso molecolare e sono facilmente idrolizzabili da acidi deboli ; ad alte temperature si decompongono dando pirogallolo, un composto epatotossico e fortemente irritante .
Tannini condensati o flavonali
Differiscono fondamentalmente dai tannini gallici ed ellagici in quanto la loro struttura e ' simile a quella dei flavonoidi e non possiedono degli zuccheri nella loro molecola. Non sono idrolizzabili , al contrario hanno la tendenza a polimerizzare specialmente in soluzione acida concentrata o per azione di agenti ossidanti , che danno origine a pigmenti rossi o brunastri , chiamati flobafeni, insolubili nei diversi solventi. Sono formati da 2 o piu' molecole di flavan-3-olo( catecoli o catechini ) o da flavan-3,4 diolo ( proantocyanidoli o leucoantociani ). I tannini condensati hanno un peso molecolare compreso tra 500 e 3000 e si possiamo anche definire proantocianidine e come abbiamo visto sono fortemente apparentati ai flavonoidi. Sono fortemente antiossidanti e agiscono in maniera sinergica anche con l'acido ascorbico , abbassano la pressione arteriosa , riducono l'aggregazione piastrinica , possono aiutare a ridurre i danni alle coronarie ed hanno blanda attivita' antivirale ed antibatterica.
Le proantocianidine oligomeriche possiedono proprieta' antitumorali, proteggono i vasi sanguigni e prevengono i danni da radicali liberi.
Florotannini
E' una terza classe di tannini , identificata di recente in molte specie di alghe brune.
I tannini hanno la capacita' di precipitare le proteine della saliva formando composti insolubili, dando cosi' la tipica sensazione di “ astringenza “, in modo particolare nei frutti non ancora maturi. Col procedere della maturazione , i tannini del frutto aumentano aumentano il grado di polimerizzazione e di conseguenza aumenta il loro peso molecolare e cosi' si ha una perdita dell'astringenza. Inoltre si combinano con le proteine alimentari formando complessi resistenti alle proteasi gastrointestinali ed inibiscono parzialmente gli enzimi digestivi. A dosi eccessive interferiscono con l'assorbimento del ferro , zinco ed alcune vitamine.
I tannini somministrati per bocca hanno un effetto astringente ed antidiarroico , per via topica ( cutanea ) hanno un effetto vasocostrittore ed emostatico ,proteggono le vene per cui si possono usare per curare le verici e le emmorroidi, inoltre hanno un effetto antibatterico ed antifungino e facilitano la rigenerazione dei tessuti lesionati nelle ferite ed ustioni.In cosmetologia sono utilizzati come astringenti sotto forma di lozione.Sono inoltre utilizzati nell'industria per conciare le pelli , nell'industria delle vernici e delle pitture. I tannini idrosolubili se assunti in quantita' eccessive e per lunghi periodi possono risultare epatotossici , in quanto interagiscono con gli enzimi epatici ed inibire alcune attivita' biochimiche. I tannini condensati o flavonali non sono epatotossici.
Piante a tannini ( utilizzate sotto forma di preparazione galenica )
1) ROSA ROSSA – Rosa gallica L. - Rosacee
Vengono utilizzati i petali che devono contenere almeno il 15% di tannini gallici , accompagnati da pigmenti flavonici ed antocianici. I petali della rosa rossa vengono prevalentemente utilizzati in cosmetologia per preparare dei tonici ed astringenti per la pelle sotto forma di lozione.
2) HAMAMELIDE – Hamamelis virginiana – Hamamelidacee
L'amamelide e' una pianta dell'America del Nord. Le foglie contengono una piccola percentuale di essenza , una resina e soprattutto dei composti fenolici : a)- acido gallico ed acido caffeico, b)-degli eterosidi flavonoici ( glucosidi di flavonoli ) c)-dei tannini gallici di cui il 5-10 % rappresentati da hamamelitannini d)-dei tannini condensati in piccola quantita'.
Le scorze del tronco contengono dei tannini condensati e dei tannini gallici : La maggior parte di hamamelitannini si trovano nelle scorze. L'hamamelide ha diverse azioni terapeutiche , astringente , antimicrobica ed una' altra vitaminica P. Le foglie vengono utilizzate nelle affezioni venose ( varici, emorroidi , flebiti ) sotto forma di estratti idro-alcolici , acqua distillata e tintura ed in cosmetologia sotto forma di lozione astringente.
Piante utilizzate per l'estrazione dei tannini
– Tannini gallici
Quercia a galle – Quercus lusitana var. infectoria – In Sardegna Quercus pubescens – fam. Cupulifere. Le galle sono delle escrescenze dei germogli provocate dalla puntura di un insetto ( femina del Cynips gallae tinctoriae ). La galla si presenta come una piccola massa globulosa da 1 a 2,5 cm di diametro, dura, densa, grigio bruna e dal sapore astringente : contiene dal 60 al 70 % di tannini gallici ( esteri del glucosio e dell'acido gallico ), Le galle servono per l'estrazione del tannino officinale detto “tannino a l'etere” .
I tannini gallici sono estratti anche dalla scorza della Quecia da rovere ( Quecus rubur ), del Castagno ( Castanea vulgaris ).
Tannini condensati
– Cachou – acacia catechu- Leguminose. I tronchi di quest'albero del sud est asiatico , dopo la decozione ed evaporazione , forniscono un estratto secco che costituisce il cachou che contiene circa 20-40% di catecoli e tannini catechici. Il cachou e' utilizzato in farmaceutica, cosmetologia, alimentazione : le famose .chew gum.
Ricerca di dr Bruno Csaula