sabato 9 luglio 2011
LA DIETA DEL VINO ROSSO proposta dal prof . Roger Corder - di Bruno Casula
LA DIETA DEL VINO ROSSO
( di prof . Corder )
Nel suo libro “ La dieta del vino rosso “ lo scienziato Roger Corder insiste sul fatto che bere costantemente vino rosso e' importante per prevenire tutte quelle situazioni che predispongono alle malattie, incluse le malattie coronariche , diabete e demenza.
Il libro e' un “escursus” di 2006 articoli pubblicati nella rivista Nature da prof Corder ed altri 51 esperti e professori di terapia cardiovascolare presso l'Istituto di Ricerca London's William Harvey , nel quale e' stata identificata la procianidina , un polifenolo vasoattivo , che fa parte dei componenti chimici degli acini dell'uva rossa ed aiuta a ridurre il rischio delle malattie coronariche e la sua mortalita'.
In quegli articoli e nel suo nuovo libro , parla degli studi prematuri che si riferivano ad un altro polifenolo, il resveratrolo, responsabile del cosiddetto Parodosso Francese , per mezzo del quale la Francia puo' consumare discrete quantita' di grassi col vino rosso e nonostante cio' avere bassi tassi di malattie cardiache e vivere piu' a lungo degli Americani.
Corder , tuttavia , insiste sul fatto che c'e' cosi' poco resveratrolo nel vino , per cui bisognerebbe bere centinaia di litri di vino al giorno per avere un beneficio cardiovascolare , mentre meno di mezzo litro di vino ( 375 millilitri ) al giorno ci darebbe tutta la procianidina di cui abbiamo bisogno per lo stesso effetto cardiovascolare. All'incirca tre bicchieri di vino rosso al giorno , per le donne due bicchieri.
Molte di queste notizie vengono da un viaggio di ricerca fatto in Sardegna nel 2002 , attraverso il quale Corder ha capito le ragioni per le quali i nativi di quell'isola del Mediterraneo ( cioe' i Sardi ) , in proporzione al numero di abitanti , hanno il piu' alto numero di centenari in Europa . Ha trovato che gli abitanti della Sardegna bevono discrete quantita' di vino rosso ricco di tannini e che le uva ricche di tannino hanno la piu' alta concentrazione di procianidina di qualsiasi vino del mondo .
Riferisce anche di due villaggi del Nord Italia , Crevalcore e Montegiorgio , dove il 97 % degli uomini beve vino prevalentemente rosso . All'interno di questa popolazione studiata “ i non fumatori hanno la piu' alta aspettativa di vita , mentre gli uomini sedentari che non bevono vino o lo bevono soltanto occasionalmente hanno la piu' bassa aspettativa di vita , sei anni di vita in meno rispetto a quelli che bevono una bottiglia di vino al giorno “.
Corder mette in evidenza che i tannini derivati dall'invecchiamento nelle botti di quercia non permettono un miglioramento della salute , e sostiene che mentre il vino invecchia nella bottiglia le procianidine diminuiscono ma non in modo significativo fino a circa 10 anni di invecchiamento .cosi' puoi bere senza problemi il tuo vecchio Bordeaux ( o Cannonau ) invecchiato dal 1990.
Comunque Corder tende a precisare che senza una dieta sana ,con pochi grassi di origine animale , ma ricca di frutta , verdura e cereali , ricca di grassi di origine vegetale , con meno carne e piu' pesce, nessuna quantita' di procianidina potra' migliorare i parametri medici.
Anche il cioccolato
Il prof Corder insiste che il vino dovrebbe contribuire ad un moderato “stile di vita “ che dovrebbe includere “un miscuglio di cibi per il loro contenuto di carboidrati ed un contenuto adeguato di grassi ( soprattutto di origine vegetale) e proteine “. Per la vostra felicita' questi cibi devono comprendere il cioccolato ricco in procianidina confezionato con un nuovo processo industriale scoperto a partire dal marzo del 1990. Corder ne raccomanda 1 oncia al giorno.
Gli ultimi capitoli del libro contengono un piano di 2 settimane di campioni di menu' seguiti da 50 pagine di ricette.
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Inizia citando il medico greco Hipocrate vissuto 5 secoli A.C., che usava il vino come antisettico , diuretico e sedattivo.
Conoscendo gli effettivi distruttivi dell'abuso dell'alcool nella societa', Corder fa vedere come , nel 20 ° secolo, i medici degli Stati Uniti rischiano controversie se sostengono gli effetti benefici del vino. Cosi' mentre lo scienziato francese Serge Renaud fa la comparsa nel programma televisivo della CBS , “ 60 Minuti” nel 1991 per spiegare il “ paradosso francese “, le novita' , dice Corder ,
“agitano l'America “.
[Tonara] La musica è cambiata. Niente via dedicata a Joe Strummer
Creato il 29 giugno 2011 da Subarralliccu
“Nessuna volontà di intitolare una via a Joe Strummer”. Paolo Succu, assessore ai lavori pubblici del Comune di Tonara, raggiunto telefonicamente da ::Su:Barralliccu:: non potrebbe essere più esplicito: “l’idea non è mai nemmeno stata discussa dall’attuale amministrazione”.
In carica da un anno, la nuova giunta tonarese di centro destra ha questioni ben più urgenti da affrontare che pensare ad entrare nella storia della toponomastica in chiave punk-rock. E poi, ci confida l’assessore, “sono stato membro della commissione sulla toponomastica nella scorsa amministrazione e neppure allora venne mai individuato un sito adatto”.
La proposta di intitolare a Joe Strummer una via o una piazza di Tonara era partita su facebook e ::Su:Barralliccu:: l’aveva rilanciatapermettendole di arrivare sulle pagine di un quotidiano nazionale. Un’iniziativa meritevole sia perché capace di veicolare un’idea di identità alternativa a quella stantia e folklorika alla quale la Sardegna sembra essere condannata (come abbiamo più volte sostenuto), sia perché avrebbe garantito al paese del torrone una pubblicità di notevole impatto sia in Italia che all’estero. A costo zero.
Il Tannino di Bruno Casula
Il tannino
Il termine tannino e' stato usato per al prima volta nel 1796 per indicare una sostanza di origine vegetale capace di combinarsi con le proteine della pelle animale in complessi insolubili , di prevenirne la putrefazione da parte degli enzimi proteolitici e trasformarla cosi' in cuoio.
I tannini sono delle sostanze polifenoliche a struttura varia , di peso molecolare compreso tra 500 e 3000, di sapore astringente , che hanno in comune la proprieta' di tannare la pelle , cioe' di renderla imputrescibile ,grazie alla loro capacita' di legare le proteine . Nella cellula vegetale i tannini sono separati dalle proteine e dagli enzimi del citoplasma, ma quando avviene una lesione (attacco da parte di erbivori ) la reazione tanninica puo' rendere meno assimilabile la pianta per il predatore. I tannini sono molto diffusi nel regno vegetale e sono particolarmente abbondanti in certe famiglie : Cupulifere , Poligonacee, Rosacee, Leguminose, Mirtacee , Rubiacee. Si trovano in diverse parti della pianta : nella frutta ( uva , cachi, mirto, mirtillo, melograno ), radici o rizomi ( rabarbaro ), corteccia o scorza ( quercia ), legno ( acacia a cachou ) , foglie ( hamamelis, vite rossa , te'), fiori (rosa rossa ) , semi (kola ) , galle ( quercia ). Si localizzano nei vacuoli e talora sono combinati con le proteine e gli alcaloidi ; la loro concentrazione e talora elevata : 70% nelle galle della Quercia , Quercus lusitania var. infectoria, in Sardegna Quercus pubecsens ; dal 10 al 40% in certe scorze.
Si distinguono tre classi di tannini:
1) tannini idrolizzabili
2) tannini condensati o flavonali
3) florotannini .
Tannini idrolizzabili
( anticamente chiamati tannini pirogallici )
Sono dei poliesteri dei glucidi e degli acidi-fenoli: Sono facilmente scissi dagli acidi o gli enzimi ( tannasi ) in zuccheri ed acido-fenoli. Si dividono in tannini gallici o gallotannini ( esteri dell'acido gallico e del glucosio ) ed tannini ellagici o ellagitannini (esteri dell'acido ellagico e glucosio ). Essi hanno un alto peso molecolare e sono facilmente idrolizzabili da acidi deboli ; ad alte temperature si decompongono dando pirogallolo, un composto epatotossico e fortemente irritante .
Tannini condensati o flavonali
Differiscono fondamentalmente dai tannini gallici ed ellagici in quanto la loro struttura e ' simile a quella dei flavonoidi e non possiedono degli zuccheri nella loro molecola. Non sono idrolizzabili , al contrario hanno la tendenza a polimerizzare specialmente in soluzione acida concentrata o per azione di agenti ossidanti , che danno origine a pigmenti rossi o brunastri , chiamati flobafeni, insolubili nei diversi solventi. Sono formati da 2 o piu' molecole di flavan-3-olo( catecoli o catechini ) o da flavan-3,4 diolo ( proantocyanidoli o leucoantociani ). I tannini condensati hanno un peso molecolare compreso tra 500 e 3000 e si possiamo anche definire proantocianidine e come abbiamo visto sono fortemente apparentati ai flavonoidi. Sono fortemente antiossidanti e agiscono in maniera sinergica anche con l'acido ascorbico , abbassano la pressione arteriosa , riducono l'aggregazione piastrinica , possono aiutare a ridurre i danni alle coronarie ed hanno blanda attivita' antivirale ed antibatterica.
Le proantocianidine oligomeriche possiedono proprieta' antitumorali, proteggono i vasi sanguigni e prevengono i danni da radicali liberi.
Florotannini
E' una terza classe di tannini , identificata di recente in molte specie di alghe brune.
I tannini hanno la capacita' di precipitare le proteine della saliva formando composti insolubili, dando cosi' la tipica sensazione di “ astringenza “, in modo particolare nei frutti non ancora maturi. Col procedere della maturazione , i tannini del frutto aumentano aumentano il grado di polimerizzazione e di conseguenza aumenta il loro peso molecolare e cosi' si ha una perdita dell'astringenza. Inoltre si combinano con le proteine alimentari formando complessi resistenti alle proteasi gastrointestinali ed inibiscono parzialmente gli enzimi digestivi. A dosi eccessive interferiscono con l'assorbimento del ferro , zinco ed alcune vitamine.
I tannini somministrati per bocca hanno un effetto astringente ed antidiarroico , per via topica ( cutanea ) hanno un effetto vasocostrittore ed emostatico ,proteggono le vene per cui si possono usare per curare le verici e le emmorroidi, inoltre hanno un effetto antibatterico ed antifungino e facilitano la rigenerazione dei tessuti lesionati nelle ferite ed ustioni.In cosmetologia sono utilizzati come astringenti sotto forma di lozione.Sono inoltre utilizzati nell'industria per conciare le pelli , nell'industria delle vernici e delle pitture. I tannini idrosolubili se assunti in quantita' eccessive e per lunghi periodi possono risultare epatotossici , in quanto interagiscono con gli enzimi epatici ed inibire alcune attivita' biochimiche. I tannini condensati o flavonali non sono epatotossici.
Piante a tannini ( utilizzate sotto forma di preparazione galenica )
1) ROSA ROSSA – Rosa gallica L. - Rosacee
Vengono utilizzati i petali che devono contenere almeno il 15% di tannini gallici , accompagnati da pigmenti flavonici ed antocianici. I petali della rosa rossa vengono prevalentemente utilizzati in cosmetologia per preparare dei tonici ed astringenti per la pelle sotto forma di lozione.
2) HAMAMELIDE – Hamamelis virginiana – Hamamelidacee
L'amamelide e' una pianta dell'America del Nord. Le foglie contengono una piccola percentuale di essenza , una resina e soprattutto dei composti fenolici : a)- acido gallico ed acido caffeico, b)-degli eterosidi flavonoici ( glucosidi di flavonoli ) c)-dei tannini gallici di cui il 5-10 % rappresentati da hamamelitannini d)-dei tannini condensati in piccola quantita'.
Le scorze del tronco contengono dei tannini condensati e dei tannini gallici : La maggior parte di hamamelitannini si trovano nelle scorze. L'hamamelide ha diverse azioni terapeutiche , astringente , antimicrobica ed una' altra vitaminica P. Le foglie vengono utilizzate nelle affezioni venose ( varici, emorroidi , flebiti ) sotto forma di estratti idro-alcolici , acqua distillata e tintura ed in cosmetologia sotto forma di lozione astringente.
Piante utilizzate per l'estrazione dei tannini
– Tannini gallici
Quercia a galle – Quercus lusitana var. infectoria – In Sardegna Quercus pubescens – fam. Cupulifere. Le galle sono delle escrescenze dei germogli provocate dalla puntura di un insetto ( femina del Cynips gallae tinctoriae ). La galla si presenta come una piccola massa globulosa da 1 a 2,5 cm di diametro, dura, densa, grigio bruna e dal sapore astringente : contiene dal 60 al 70 % di tannini gallici ( esteri del glucosio e dell'acido gallico ), Le galle servono per l'estrazione del tannino officinale detto “tannino a l'etere” .
I tannini gallici sono estratti anche dalla scorza della Quecia da rovere ( Quecus rubur ), del Castagno ( Castanea vulgaris ).
Tannini condensati
– Cachou – acacia catechu- Leguminose. I tronchi di quest'albero del sud est asiatico , dopo la decozione ed evaporazione , forniscono un estratto secco che costituisce il cachou che contiene circa 20-40% di catecoli e tannini catechici. Il cachou e' utilizzato in farmaceutica, cosmetologia, alimentazione : le famose .chew gum.
Ricerca di dr Bruno Csaula
L'oleandro di Bruno Casula
Oleandro
( Nerium oleander Simbolo di Baldanza)- )
In botanica e' chiamato Nerium oleander dove il primo termine deriva dal greco “neron” ( acqua ), infatti cresce spontaneamente in Sardegna lungo i fiumi ed emana coi suoi fiori bianco e rosa un profumo intensissimo ed inebriante.
Si riteneva che l'oleandro raccolto durante la vigilia della festa di San Giovanni Battista, appeso ai muri ed alle porte delle case , tenesse lontano dal focolare domestico disgrazie , ladri, cinghiali e volpi.
Nella zona di Monte Ruju nella Bassa Gallura, il crocefisso di legno ( la niulaka ) che veniva messo dentro la punga ( sacchettino di tela contenente un rametto di ruta sorta di amuleto per prevenire le disgrazie e cacciare via gli spiriti ,etc ) era in legno di oleandro.
La pianta di oleandro e' velenosa, per cui se ne sconsiglia l'uso sia interno che esterno . Si sono verificati nel passato avvelenamenti accidentali di cacciatori che hanno usato rami di oleandro come spiedi per arrostire uccelli selvatici. Menta sarda di Bruno casula
Menta
( fam. Labiatae )
In Sardegna crescono spontaneamente diversi tipi di menta :
-Mentha acquatica L. ( Menta d’acqua )
-Mentga pulegium L. ( Menta puleggio- Puleggio-Mentuccia )
-Mentha spicata L. che corrisponde alla Menta viridis L.
(Menta romana- Menta gentile )
-Mentha suaveolens Ehrh. O Mentha rotundifoloia Autc. nella subspecie insularis ( Menta a foglie rotonde ) .
Viene coltivata la Mentha piperita L. che e’ un ibrido tra la Mentha acquatica e la Mentha spicata .
In Sardegna quasi tutte le specie di menta sia spontane che coltivate vengono usate nell’arte culinaria per aromatizzare i cibi quali brodi, minestre e salse , nonche’ nelle insalate miste di verdura e per preparare liquori.
In Ogliastra con la foglia di menta messa nel soffritto vengono aromatizzati i ravioli o agnolotti, kulirgonis o Kulirgiones , in particolare i ravioli di patata tipici ogliastrini (ove il ripieno e’ costituito da patate lesse schiacciate, condite con olio di oliva, formaggio acido in salamoia e menta ).
Nella Barbagia del Belvi’- Mandrolisai ( soprattutto a Tonara e Belvi’ ) si aromatizza con la menta “sa coccoi ‘e casu” o “kokkoi ‘e casu”, si tratta di una piccola focaccia ripiena di formaggio di pecora acido con menta.
Vengono ancora aromatizzate con la menta le frittelle pasquali a base di formaggio cotto; la pietanza barbaricina “su dzuette” costituita dal sangue di pecora lessato dentro lo stomaco dello stesso animale , insieme a pane karasau sbriciolato, formaggio grattugiato, strutto, cipolla tritata e menta; il cinghiale arrosto in Ogliastra; il pollo ripeno in agro-dolce a Cagliari ; la “suppa kuata ed i fagioli con le patate ( a meta’ cottura dei fagioli si aggiungono le patate con la menta ) in Gallura ; le fave fresche a Nulvi ; il sanguinaccio di pecora ( con un suffritto di strutto, cipolla e peperoncino ) a Villanova Monteleone e ancora nelle “panadas” , nelle favette lesse , nei farri con la menta in polvere .
Come antitarmico e repellente degli insetti in genere si usava appendere entro gli armadi della biancheria un mazzetto di menta selvatica . Per profumare il bucato venivano messi dei rametti di menta selvatica nella liscivia oppure fra i capi di biancheria appena asciugata o dentro gli armadi .
Per uso interno la Menta veniva usata in infuso nell’apparato gastroenterico per le coliche addominali e per il meteorismo, nelle dispepsie biliari con difficoltà ‘ nella digestione e nausea , come antisettico del cavo orale e gola ed espettorante nelle affezioni delle alte vie respiratorie, come antalgico nelle nevralgie ed emicrania . Per uso esterno veniva preparato un oleolito di menta da frizionare nelle tempie per l’emicrania , per le contrazioni muscolari e dolori reumatici.
Tutte le specie di Menta contengono Mentolo. La Menta piperita e’ la specie che ne contiene di piu’. L’olio essenziale puro ( Mentolo puro ) e’ tossico in dosi eccessive , non superare mai le 3-5 gocce. La Menta ed i suoi derivati e’controindicata in presenza di esofagite con ernia iatale , nelle glomerulonefriti ed epatite acuta.
Bisogna stare attenti alla Menta pulegium in quanto e’ una pianta velenosa , contiene il Pulegono che provoca l’aborto nelle donne in gravidanza.
Esistono circa 30 specie di Menta , ecco di seguito alcuni tipi di menta coltivata:
-Mentha acquatica -Mentha piperita - Mentha spicata
-Mentha arvensis - Mentha pulegium (Menta romana )
-Mentha citrata - Mentha requieni -Mentha villosa
-Mentha gentilis - Mentha rotundifolia -Mentha suaveolens “
- Mentha aurea - Mentha longifolia “variegata “
Erbas de Santu Giuanni (“erbe di San Giovanni “ ) di Bruno Casula
LE ERBE DI SAN GIOVANNI
Come e’ ben noto i due solstizi, quello estivo cade il 22 giugno e quello invernale il 22 dicembre, corrispondono a quell’istante in cui il sole finisce di allontanarsi dall’Equatore e da quel momento tendera’ad avvicinarsi.Durante il solstizio estivo il sole si trova a Nord dell’Equatore , mentre durante il solstizio invernale si trova a Sud dell’Equatore Il solstizio d’estate e’quindi il periodo in cui il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva sullo zodiaco celeste ed il sole in quel periodo ha un influsso benefico su tutti i fiori , le erbe e gli alberi. I solstizi sono simboli del passaggio tra il mondo soggetto al tempo e l’eternita: il solstizio estivo e’ il simbolo della creazione ( genesi ), quello invernale degli stati sopranaturali.
La festa di San Giovanni Battista cade il 22 giugno e coincide cosi’ con solstizio estivo, e’ quindi tradizionalmente la via simbolica della manifestazione della creazione.Per questo motivo le usanze connesse alla festa di San Giovanni hanno la funzione di proteggere il creato , cosi’ venivano accesi i falo’ per invocare copiose messi e si raccoglievano le cosiddette erbe di San Giovanni dalle virtu’ curative , profetiche e per allontanare il diavolo ed il malocchio e ci esponeva la notte della vigilia alla guazza per avere dei poteri straordinari.
Usate in Sardegna nella tradizione popolare
-Incenso- Boswellia carterii Birdw.
-Felce maschio - Dryopteris filix-mas
-Felce femmina- Athyrium filix femina
-Oleandro- Nerium oleander L.
-Pervinca sarda- Vinca sardoa (Stearn ) Pignatti -Erba luigia- Lippia triphylla ( L'Her )O.Kuntze
-Vite- Vitis vinifera L.
-Caprifoglio mediterraneo ( Lonicera )
-Sambuco
-Garofano
-Achillea
-Artemisia
-Calcatrepolo
-Cardo mariano
-Ccardo benedetto
-Carciofo selvatico
-Elicriso
-Camomilla
-Scuderi angustifolio ( Phagnalon saxatile )
-Cicerbita ( Sonchus sp. Pl . )
-Giunchetto ( Holoschienus )
-Corbezzolo
-Quercia
-Canna comune ( Arundo donax L. )
-Iperico
-Noce
-Menta
– -Origano
– -Rosmarino
– -Timo
– -Alloro
– -Ginestra di spagna (Spartium )
– -Cipolla
– -Aglio
– -Pungitopo
– -Altea
– -Malva
– -Malvone
– -Fico selvatico
– -Mirto
– -Papavero
– -Alaterno
– -Melo
– -Mandorlo
– -Pesco
– -Rosa canina
– -Rosa
– -Limone
– -Arancio
– -Ruta
– -Digitale
– -Verbasco
– -Ferula
– -Pero selvatico
–
I flavonoidi - ricerca di dr BrunoCasula
MIRTILLI |
I flavonoidi in senso stretto, sono dei pigmenti gialli, generalmente polifenolici , molto diffusi nel mondo vegetale ; si trovano piu' spesso sotto forma di eterosidi o flavonosidi dove le genine sono dei derivati del fenil-cromone ( veri flavoni ) , il cromone essendo il benzo y -pyrone.
Nei flavonoidi in senso largo , vengono inclusi i derivati del phenyl- cromone o flavanni che sono:
a) i catecoli ( o catechine ) derivati dell'idrossi -3 flavanne
– b) i proantocianidoli ( o proantocianidine ) derivati dall'idrossi -3,4 flavanne .
– c) anche gli antociani vengono classificati tra i flavanni, in quanto sono derivati dal flavylium
Flavonoidi in senso stretto
I flavonoidi sono soprattutto abbondanti nelle piante superiori , particolarmente in determinate famiglie : Poligonacee, Rutacee, Leguminose, Ombrellifere , Composite . Sono presenti in tutti gli organi aerei della pianta , sono prevalentemente concentrati nelle foglie e nei bottoni floreali.
Costituzione chimica e classificazione
1) le genine
Le genine sono dei derivati poliidrossilati , talvolta metossilati o metilati del cromone o benzo y- pyrone.
Si distinguono :
a) i flavoni veri , derivati del phenyl-2. cromone ( es l'apigenina e la luteolina )
b) i flavonoli che possiedono un idrossile alcolico in 3 ( OH -3 flavoni ) es il Kamferolo ed il quercetolo.
c) i flavononi che non hanno un doppio legame in 2-3 es la liquiriziogenina , l'esperidolo .
d) i calconi, il ciclo pironico dei quali e' aperto ( sono isomeri dei flavononi ), es isoliqurizigenina
e) gli isoflavoni derivati dal fenil -3 cromone , es la genisteina .
f ) ricordiamo anche i flavonoidi :
- i xantoni , es la gentisina
- gli auroni , es la auresidina
2) gli osi sono generalmente il glucosio o il ramnosio , talvolta il galattosio . Speso sono fissati in 3 o in 7. Esistono dei monosidi, dei biosidi, dei triosidi, gli osi possono essere sitemati sullo stesso carbonio della genina o su due carboni differenti. Il legame e' soprattutto di tipo O-eterosidico, ma si trova anche nella forma C-eterosidico.
Azione fisiologica
I flavonoidi sono essenzialmente dei medicamenti dell'insufficienza venosa ; la loro azione si situa a livello delle piccole vene o dei capillari. Diminuiscono la permeabilita' ed aumentano la resistenza dei capillari ( azione vitaminica P ) . Ci sarebbe l'inibizione della formazione e della liberazione di istamina ; si crede cosi' che l'ossidazione dell'adrenalina sarebbe impedita. Esiste una sinergia con la vitamina C . Si tratta di un'attivita' non specifica ma caratteristica delle sostanze polifenoliche . Come i flavonoidi sono attivi gli antociani e le cumarine; altri composti possono avere una azione simile come certi tannini derivati dai flavani.
Al difuori di questa azione fisiologica generale , certi flavonoidi , hanno delle azioni particolari : diuretiche ( i fiori della ginestra ) , antiazotemica ( le foglie del Lespedeza ) ,antitispasmodiche , antiulcera gastrica , antiinfiammatorie ( radice della liquirizia ). Ci sono dei principi attivi atossici e ben tollerati dall'uomo , ma la cui azione e ' lenta.
Flavonoli e derivati
La rutoside o rutina ( ramnoglucoside in 3 del quercetolo ), e' largamnente usata a scopo terapeutico : si trova in numerose specialita' farmaceutiche ( Rutisan , Ercevit , Solurutina ) che agiscono come protettori dei capillari , in determinate malattie vascolari e circolatorie .
Viene estratta prevalentemente dalle seguenti piante : Polygonum fagopyrum , Sophora japonica , Eucalyptus macrorrhyncha.
La silimarina e' un principio attivo estratto dai grani del cardo mariano , Sylibun marianum, utilizzato come epato-protettore ed attivatore degli epatociti ( specialita' farmacologiche : Legalon e Silliver ). La silimarina da un punto di vista chimico e' un derivato di tipo diydroflavonolo ( diydroquercetolo ) unito ad una molecola di alcool coniferilico.
Flavononi
1)I citroflavonoidi o bioflavonoidi sono dei composti flavonici ad azione vitaminica P estratti da diversi Citrus ( limone , arancia , pompelmo ), il principale e' l'esperidina ( rutinoside in posizione 7 dell'esperetolo ).
Il genere Citrus ( famiglia delle Rutacee ) sono degli alberi bassi originari dell'Asia , anticamente naturalizzati nel bacino del Mediterraneo.Il frutto chiamato agrume o esperide contiene una parte esterna che si chiama flavedo , una parte intermedia chiamata albedo ed infine la polpa che contiene i semi , chiamata anche endocarpo .
Il flavedo e' colorato dai carotenoidi e comprende una parte piu' esterna (l'epicarpo) ed una parte piu' interna (il mesocarpo ) dove si trovano gli olii essenziali. L'albedo e' la parte biancastra e spongiosa .
I frutti del genere Citrus ( limone , arancia , pompelmo ) sono ricchi di acidi organici ( acido citrico ) , di glucidi , di pectina, di olio essenziale ,di vitamina C , di eterosidi flavonici che si trovano prevalentemente nel pericarpo ed appartengono al gruppo dei flavononi , di cui i principali sono la esperidina , il naringoside, la eriodictioside . Tutti questi principi attivi vengono usati nei casi di fragilita' capillare e nelle malattie delle vene . I prodotti farmaceutici che contengono bioflavonoidi ( esperidina e derivati , naringoside ) sono : Cepevit .
2)La liquirizia , Glycyrrhiza glabra , la cui radice contiene degli eterosidi flavonici derivati dai flavononi , la glicirrizina .
Flavoni
-1)La disomina e' la glucoramnoside in posizione 7 del diosmetol e si trova nelle foglie delle Rutacee ,dell'Issopo e della Menta : A livello industriale , la diosmina, viene preparata per emisintesi a partire dall'esperidina. Le specialita' farmacologiche piu' conosciute sono : Daflon, Arvenum , Alven .
-2) La ginkgetina e' un bioflavone contenuto nelle foglie del Ginkgo biloba, albero ornamentale di origine orientale , che protegge i piccoli capillari .
3) altri flavoni interssanti sono la scoparoside che si trova nella ginestra Sarothamnus scoparius e la lespecapitoside che si trova nella Lespedeza capitata , entrambi ad azione diuretica .
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