mercoledì 30 maggio 2012

UCCAEDRO' di Giovanni Mura




fonte: PRATZA MANNA

Uccaedrò 

Per poter raggiungere Uccaedrò, il sito cavernoso incassato sulla parete sud del tacco calcareo di Su Toni, é sufficiente percorrere gli ultimi cento metri che dividono Tugurui, un minuscolo campo base posto sulla base della grotta, dal punto di confluenza dei tracciati viari che si dipartono da Cortzò, Cartutzé e Murù, estreme periferie del rione di Toneri.

I residenti sull’altopiano di Su Pranu e quelli che stanno più a monte nel vicinato di Arasulétrovano maggiore convenienza e comodità nel portarsi ai limiti della vasta terrazza sul precipizio, per poi procedere sino a destinazione attraverso un sentiero molto ripido ed impegnativo denominato Titoni.

Un’altra via, molto più lunga, anche se più agibile, consente di raggiungere la spelonca passando per Su Nuratziu, area archeologica, Pischinartui, sito dai contrafforti brulli e rocciosi,S’Argiola de Sa Serra, zona contraddistinta da arenarie e terre argillose, e finalmente Tugurui.

Fungono da comune denominatore di questo vasto circondario la terra rossa e il calcare, materie prime impiegate, fino alla metà del secolo scorso, nella lavorazione di tegole, mattoni e calce. Fino a poco tempo addietro erano attive le cave per la lavorazione del pietrisco.

A mezzogiorno e ad oriente una fitta vegetazione di lecci e di querce esprime una certa fatica ad indirizzare da forre ed anfratti inaccessibili le proprie fronde verso l’alto e la luce.

Al disotto del nostro campo base, una specie di piano di riposo posto al termine di una parete a strapiombo, i declivi diventano più accettabili ed i terreni, non più calcarei ma scistosi, cedono il passo alle coltivazioni orticole ed arboree. Interessati alle prime i numerosi ed ubertosi orti di Toneri che si spingono sino a Nugepasca, nei pressi di Santa Nostasia, ed alle seconde i noccioleti di Utzasé, Itzì ed Erisia ed i castagneti del comprensorio boschivo di Su Pardu. In lontananza il fondovalle.

A guardia della grotta, in posizione più elevata rispetto al suo limite superiore, diverse famiglie stanziali di corvi e cornacchie nidificano nelle numerose fessure rocciose. Negli anni quaranta, secondo la testimonianza di Giovanni Succu, era presente anche qualche esemplare di avvoltoio, il rapace dal caratteristico collare dalle penne brune.

Questi neri pennuti descrivono in continuazione, negli spazi antistanti la nostra cavità, ampi archi di circonferenza che vanno a ripetere all’infinito inseguendo sempre le stesse traiettorie geometriche. Le acrobazie valgono solo ed unicamente ai fini perlustrativi delle pertinenze aeree della parete rocciosa di Su Toni: né tanto in alto, né tanto in basso, ma sempre sulle stesse quote. I volteggi non mutano più di tanto quando vengono eseguiti sugli spazi sovrastanti la vallata antistante: più al di qua che al di là. Sembra che regole precise impediscano di uscire fuori presidio.

Penso che ai loro piccoli rilascino un patentino di volo con tutte le istruzioni del caso e con l’obbligo del rispetto del principio della continuità e della uniformità delle esibizioni. E’ permesso solo gracchiare!

Per quanto riguarda i camminamenti all’interno del nostro anfratto, non posso essere di grande aiuto in quanto la mia curiosità infantile si appagava ogniqualvolta superavo il blocco calcareo situato sull’imboccatura.

Per fare qualche passo in avanti bisogna procedere carponi e stare bene aggrappati alle pareti. Bisogna avere molto coraggio e calcolare in ogni momento il rischio che si corre.

Si presume che il sottosuolo, sia abbondantemente rappresentato da numerosi percorsi sotterranei. Niente di improbabile che i continui stillicidi operanti dalle umide pareti non producano da qualche parte i fantastici paesaggi da fiaba a base di stalattiti e stalagmiti.

Mi riferisce Giovanni Succu che, dei trecento metri di stretti cunicoli, da lui superati in età giovanile, ne siano percorribili oggi molti di meno, specie da quando il cedimento di un grosso masso ne ha ostruito i passaggi più interessanti. Mi conferma inoltre che la presenza dell’acqua é notevole un po’ dappertutto avendone verificato più volte la consistenza con il solito getto del sasso in profondità.

Come di consueto, esternamente, corvi e cornacchie, nel rispetto delle consegne ricevute, continuano le loro perlustrazioni.

A vederli volare sembra che perforino la volta celeste, tanto sono in alto, ma quando li osservi dalla sommità del caratteristico dirupo, che altro non é che l’estrema propaggine del pianoro di Su Pranu, ti accorgi che operano un po’ più in basso dalla tua postazione.

Se ti capita di fare una breve visita agli esterni della singolare grotta tonarese, ubicata a mezzogiorno sulla grande vallata, sappi che questi particolari predatori non sono altro che i lari domestici di Uccaedrò.


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ARREGODOS DE SA GHERRA DE RUSSIA E DE SA VIDA: PRESENTATO A TONARA IL VOLUME DI BENIGNO CASULA - di Tonino Bussu nella rivista telematica Tottus in pari.

l'articolo di Tonino Bussu è stato pubblicato in TOTTUS IN PARI: arregodos-de-sa-gherra-de-russia-e-de-sa-vida-presentato-a-tonara-il-volume-di-benigno-casula/


Sabato 19 maggio, nell’ampio e accogliente teatro comunale di Tonara è stato presentato il libro « ARREGODOS DE SA GHERRA DE RUSSIA E DE SA VIDA » dove Benigno Casula, di 91 anni, racconta, in lingua sarda tonarese, la sua partecipazione alla terribile e tragica campagna di Russia dell’armata italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ stata una presentazione coinvolgente, ricca di testimonianze su quel periodo storico in Sardegna e in Russia, con la rievocazione di eventi e situazioni che relatori e protagonisti hanno potuto rappresentare con l’abile e attenta regia del giornalista Giovanni Melis che ha condotto la serata rendendola viva e partecipata con grande interesse del numeroso pubblico presente. E così, dopo il saluto del sindaco Pier Paolo Sau e i relatori Gabriele Casula, Ewnzo Liori, Francesco Cheratzu,Pier Luigi La Croce, Salvatore Locci, Tonino Bussu e Bore Muravera che hanno trattato dell’importanza della memorialistica per capire meglio la grande storia e del contributo che i barbriacini hanno dato durante l’ultimo conflitto mondiale, del ruolo della lingua sarda nella rievocazione di questi tristi e drammatici eventi, si sono alternati al microfono Lucia Sau, che ha trattato della situazione di Tonara durante l’ultima guerra e delle condizioni di vita degli sfollati cagliaritani ospiti di famiglie tonaresi, ha parlato poi Antonio Loche, ultracentenario tonarese residente a Ittiri, che con grande lucidità ha rievocato episodi delle sue esperienze in guerra, ha concluso infine l’autore stesso Benigno Casula che, con grande naturalezza, come se stesse parlando di fatti recenti, ha raccontato altri episodi della sua esperienza durante la tragica campagna di Russia. E dalle rievocazioni è come se si fossero materializzati, in quella lontana terra in guerra, gli scontri, le stragi, i morti, le crudeltà, la fame, la sete, il freddo rigidissimo, l’umanità ferita nei suoi valori più profondi, le sofferenze dei feriti, dei congelati, dei moribondi abbandonati, la vita grama e di stenti delle famiglie russe, lo smarrimento logistico e morale degli eserciti in ritirata. La sera è stata allietata prima dai mutos dei cantadores tonaresi Giuanni Sulis, Nino Sau, Franco Floris e Costantino Peddes( che aveva scritto anche un sonetto in merito) che con i loro canti hanno esaltato la figura dell’autore rimarcandone l’impegno civile della sua opera e augurandogli ancora numerosi anni per onorare la sua Tonara con altre opere simili. Infine vi è stata una vera propria gara poetica tra i cantadores Costantino Casula di Ortueri, Giovanni Mura di Tonara e Davide Peddio di Desulo che hanno trattato dei temi principali del libro, della guerra e della vita quotidiana nei paesi dell’interno dimostrando che gli episodi raccontati nel libro era ormai diventati patrimonio popolare da diffondere attraverso la voce modulata e armoniosa di questi cantadores che ricordano gli antichi aedi che reinterpretavano le grandi produzioni poetiche e letterarie. I cantadores nei paesi dell’interno hanno un’antica tradizione e con i loro mutos non solo rallegravano le comunità, ma avevano anche un ruolo di formazione e di informazione, trattando argomenti di grande attualità, volgarizzandoli e rendendoli sempre comprensibili dagli ascoltatori. E così anche quella sera i cantadores hanno reso ancor più vive e attuali le vicende raccontate da Benigno Casula che con la sua opera ha arricchito e onorato il suo paese, la Barbagia e la Sardegna intera. I canti erano accompagnati dalle note armoniose dell’organettista Salvatore Littarru che ha diffuso allegria e buonumore tra gli spettatori.

martedì 29 maggio 2012

UN AUGURIU A S'EROE TONARESU dae Costante Peddes de Tonara

Trinta tremilla binnnighie dughentos
dies n'as tentu, sigas a contare
n'atzunnas nessi àteros otoghentos
a tiu Todde potzas superare


Tott'in favore ti begnant is bentos
ses un eroe as meritu 'e gosare
po cumpensar' 'e Russia is turmentos
non ddu at summa 'e ddos pode pagare


e de su fronte russu a sa disfata
de su vile tedescu fusti suta
chentz'abba nudda tzucuru nen sale


totu ringratziaus a Petruta
ca t'at prenu su zainu 'e patata
po bona sorte tua mancu male.


po rispetu cun  afetu


Costante Peddes

A TZIU BENIGNO dae ELio Mura de Ovodda


  A ziu Benignu

In Casteddu a merie soe solu
lezende su libru e' ziu Benignu
torrau soe a cando istea^vamos su basolu
sa conca m'ada apertu che un'iscrignu

Cando babbu pur'issu 'e su bintunu
raccontavada sos suos amentos
in particulare d'arregord'unu
de rappresaglias e bombardamentos

Una die in sa nave biazande
Londra ha decidiu de attacare
in Grecia po sa gherra fiaus andande
jncuminzana sas bombas a falare

Un'amigu timende a non torrare
mi narat: -Mura ,iscapaus a cuchina-
teniat galu gana de brullare
-non lassamus mancu una fri^ina

Narada ancora sighinde sa brulla:
-oramai semus belle che fattos
badiamus si bes puru carch'ampulla
assumancu morimos tatatos-

Ziu Benignu, de ringraziare seis ebbia
po m'ae torrrau a sa memoria
bellos contos de sa pizzinnia
e un'interesse mannu po s'istoria

Su modu vostru de la raccontare
ma furriau su coro fund'a sussu
sos cumprimentos bos bozo mandare
bos tenia meda affettu, oe es prusu

Po su momentu de grandu valore
bos depio relatare in poesia
perdonademi si bes carchi errore
ma est sa prima borta in bida mia.

Cagliari 24 maggio 2012
                                                  Elio s'ovoddesu

giovedì 24 maggio 2012

A BORTAS MI TORRAT A SA MENTE - dae Tore Cabras - Tonara


A bortas mi torrat a sa mente
in cumpagnia is bessidas a Monte Susu
po faere una ispassigiada
si faiat su caminu chistionanno
e si pigaiat onnia arratz'e paragone
e chie si bufaiat unu tzicu 'e 'inu
acoa si croccaiat  a istula
pariat ca nemos teniat dolore
 e non no si criccaiant is mamas
fiaus aberu chentza pistighignos
sa tristura dd'aiaus posta in sa cuba
a pustis fuliau nn'aiaus sa crae

                          
                     A bortas mi torrat  sa  mente

E no est mancu chimant'annos fae
chi pitzocheddos calaiaus a truba
po su foghillone a pratza de tiu Benigno
e agataiaus una cortilla manna
m'arregodo Gianni Zucca  cun Toto Tore
Bruno Loche cun Gabriele Casula
Renzo Pala paris cun su postinu
Peppinu Sulis cun Mario Fogone
e paret unu isu su chi seo nanno
sa pratza como s'est ibuidada
su foghillone non  si faet prusu
e non ddu est prus nemancu cudda gente.



TONARA 19 MAGGIO 2012 - GARA A MUTOS: COSTANTINO CASULA. GIOVANNI MURA, DAVIDE PEDDIO




MUTOS - GARA - TONARA 29 MAGGIO 2012




M

TONARA GARA A MUTOS CUN MURA,PEDDIO,CASULA

SU POETA COSTANTINU CASULA




GARA A MUTOS 19 DE MAGIU 2012

SU POETA DAVIDE PEDDIO DE DESULU
SU POETA GIOVANNI MURA DE TO NARA



CANTOS A MUTOS TONARA 19 MAGIU 2012

SU POETA FRANCO FRORE

SU POETA COSTANTE PEDDES

1 - ARREGODOS CANTOS A MUTOS SA PRESENTADA DE IS POETAS DE TONARA

SU SONADORE SALVATORE LITTARRU CRGIOLU

SU POETA GIUANNI SULIS


SU POETA NINO SAU

A BENIGNO CA UNU LIBRU AT PUBBLICAU dae Maria Peddio - Tonara

A BENIGNO CA UNU LIBRU AT PUBBLICAU


Gratzias a su nou autore
su libru m'as arregallau
in lima tonaresa as raccontau
arregodos allirgos e de dolore.


Su raccontu m'at emotzionau
arregodanno de sa gherra s'orrore
sempere a Deus ti ses invocau
torrau ses sanu e forte cun onore.


S'àtera festa a is annos chentu
sa die unu mutu chentenariu
cantes cun figios tuos nebodes e netas,


A Crabiele su meu cumprimentu
memorizau at su vocabolariu
e s'opera est'essia perfeta.




Po ti 'are totu su meritu
sonetos ne celiat set'oto
aceta custu poberitu
dae sa neta de tiu Puligioto



cun afetu Maria Peddio
Tonara 24 màgiu 2012

CANNO SA LUNA S'INCRARAT (mutu) de Davide Peddio Tonara 19 màgiu 2012



Canno sa luna s'incrarat
e cumparit bella e prena
camminat e paret frima
deo dd'amiro a tarda ora
ca luget ogni terrenu
ma giai dd'io a issire
poite non m'accuntentat
oe a mie in su camminu
e mi negat su lugore
ma lass'istare is lamentos
... in su cantu recreu
ca su destinu est iscritu
in coro ite pretenes
non ti cuncedit favores
e non ti at una manu
solu tue o poesia
como t'incraras sincera
minas abbarra cuntentu
ca po nudda onnia tantu
ti firmas cun d-una iscusa


                                canno sa luna s'incrarat


Tonara terra 'e musa
as in su coro su cantu
in pes de su Gennargentu
a su fiancu fiera
e ti faet cumpagnia
ci podet in cuss'arcanu
e in ateros valores
ci tue ancora mantenes
oe canto in custu situ
in sa 'idda de Mereu
e de àteros talentos
Tiu Benigno in onore
de cuddu tristu destinu
Po su libru ci presentat
e dd'auguro a bivire
fin'a cent'annos serenu
e deddu intender ancora
cun tantu afetu e istima
perdona cust'umile vena 
e ti saludo Tonara




TONARA 19 MAGIU 2912
Davide Peddio

martedì 22 maggio 2012

9 ARREGODOS - BORE MURAVERA IN SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

BORE MURAVERA SU PRESIDENTE DE S'ANPI DE SA PROVINCIA DE  NUORO



8-ARREGODOS - ANTONI LOCHE IN SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

LUCIA SAU  DE TONARA CONTAT S'ISTORIA DE IS ISFOLLAOS IN TONARA
FOEDDAT ANTONI LOCHE, TONARESU, BIVIT I N ITIRI DAE SU 1947


7-ARREGODOS - BENIGNO CASULA FOEDDAT IN SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

S'AUTORE DE SU LIBRU "ARREGODOS DE SA GHERRA DE RUSSIA E DE SA VIDA" BENIGNO CASULA



6-ARREGODOS - PIERO LA CROCE E TONINO BUSSU FOEDDANT SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

SU DUTORE PIER LUIGI LACROCE



SU PROFESSORE TONINO BUSSU

5-ARREGODOS -SU SINNIGU DE TONARA IN SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

FOEDDAT SU SINNUGU DE TONARA PIERPAOLO SAU

FOEDDANNO EST S'EDITORE  FRANTZISCU CHERATZU


SU PROFESSORE  TOTORE LOCCI DE  DESULU. AT ISCRITU: CONOSCERE DESULO

4-ARREGODOS - AMENTOS DE SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

CUMENTZAT SU DIBATITU

FOEDDAT RENTZO LIORI PO IS ANTZIANOS DE TONARA

SU COORDINADORE DE SA MESA S'AVVOCAU GIOVANNI MELIS


3-ARREGODOS - AMENTOS DE SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012

BENIGNO CASULA (91 ANNOS) ANTONIO LOCHE (100 ANNI )



2-ARREGODOS - AMENTOS DE SU CUNVEGNU IN TONARA 19 MAGIU 2012


GABRIELE CASULA E SU PROFESSORE TONINO BUSSU DE OLLOLAI

PRIMA DE CUMENTZARE 

S'AVVOCAU G.C. MELIS E SU SINNIGU DE TONARA PIER PAOLO SAU
S'EDITORE FRANTZISCU CHERATZU E S'AUTORE BENIGNO CASULA

CASULA STEMMA E BLASONE- DOSSIER ARALDICO

FONTE Antica ed assai nobile famiglia sarda, di chiara ed avita virtù, propagatasi, nel corso dei secoli, in diverse regioni d'Italia...