ITTIRI. Cento buone ragioni per festeggiare il traguardo del secolo che, “Tiu Antoni Loche”, in forma smagliante, ha tagliato lunedì scorso con una folta partecipazione di parenti, molti dei quali arrivati dal suo paese di origine, Tonara, dove nacque, appunto, il 24 settembre del 1912.
Dopo la santa messa di ringraziamento, celebrata da Padre Antonio Cugusi parroco di San Francesco, il pranzo al ristorante L’Impero, dove l’arzillo centenario ha raccontato, con una dovizia di particolari e una perfetta elencazione delle date, le principali tappe della sua lunga vita.
«Era il 1943, ed esattamente il 6 giugno -ricorda tiu Antoni - quando sono arrivato ad Ittiri, nella bottega di Cosimo Sotgia, per imparare il mestiere di fabbro ferraio».
Nella sua mente è ancora vivo il dolore per la perdita dell’unica figlia scomparsa a soli dodici mesi per una brutta forma di meningite. Tuttavia, nonostante le avversità della vita i cento anni di “Tiu Antoni” sono il risultato di una sana e genuina alimentazione insieme a ore trascorse con buone letture e anche un po’ di movimento fisico.
Il sindaco Tonino Orani e il Club Lions di Ittiri hanno voluto festeggiare l’eccezionale avvenimento con la consegnando a zio Antonio di una targa ricordo e una pergamena con gli auguri di “lunga vita”, in logudorese e un arrivederci al prossimo anno.
A rappresentare i Lions Piero Meloni e Chiara Delogu, nipote del centenario e consorte del presidente del Club Antonio Careddu, assente per motivi di lavoro. (v. m.)
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