lunedì 27 febbraio 2012

Da Tonara alla Juve Stabia, la storia di Marco Sau raccontata dallo zio(prima parte)



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A 10 anni andò in Scozia coi Rangers ma ritornò presto perchè gli mancava la famiglia"
Di Michele ImparatoJuve Stabia - 27/02/2012 10:00






Tonara. Paese di 2500 anime alle porte di Nuoro. La capitale del torrone. La città che ha dato ai natali a Peppino Mereu, uno dei poeti sardi più importanti. Lì è cresciuto e vive Marco Sau, l'attaccante della Juve Stabia. Ed è a Tonara che il bomber ha mosso i primi passi. Sin da piccolino quando correva più forte del vento dietro ad un pallone che rotolava. A tirarlo su nella scuola calcio del piccolo paese è stato lo zio Fausto che oggi è dirigente dell'Us Tonara, squadre che disputa il campionato di Prima Categoria. “Marco è sempre stato vivace sin da bambino – ammette Fausto Sau, lo zio del folletto che fa impazzire i tifosi della Juve Stabia – Aveva già un passo diverso dai compagni. Lui non era grandissimo ma, in compenso, era molto veloce”. E con la scuola calcio di Tonara ha iniziato a segnare e vincere. “Con me ha vinto una finale regionale segnando sette gol su nove partite”, ricorda Fausto Sau che oggi ha 40 anni e gestisce anche un bar a Tonara.
L'esperienza in Scozia. Parlando dell'infanzia di Marco Sau, suo zio Fausto svela: “quando aveva dieci anni circa andò in Scozia nel vivaio del Rangers e fu ospitato da amici dei suoi genitori. Ovviamente Marco tornò quasi subito a casa perchè era un bambino e non fu facile stare lontano dalla famiglia”.


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