di alusac eleirbag
Il sole di metà ottobre filtra tra le nuvole, e l'aria è vibrante: è l'autunno in Barbagia 2025, e io, sto percorrendo Tonara.
La mia passeggiata inizia lungo il Viale della Regione, la strada lastricata in pietra che mi conduce verso il cuore del borgo
Passo davanti al Comune, dove è eretto il Busto Bronzeo di Peppino Mereu
. Il busto, un'opera celebrativa, fu realizzato tra il 1900 e il 1920, ed è opera di Franco D'Aspro. L'iscrizione sul basamento proclama con semplicità: "A Peppino Mereu Il Popolo di Tonara".
A ogni passo, il paese si svela in un tripudio di colori. In lontananza, vedo l'abitato ramificato: mi dirigo verso il rione di Arasulè in alto, con le sue case che si inerpicano sulla roccia, e più in là il Muggianeddu, la montagna che domina Tonara.
La mia passeggiata mi porta in Piazzaq Peppino Mereu, dove l'occhio è catturato da un'opera d'arte maestosa: il murales di Patta. Un omaggio potente al grande poeta tonarese, i cui versi accompagnano la figura intensa e profonda dipinta sul muro.
Proseguo verso Funtana Idda, da dove posso ammirare la panoramica vallata che si estende a perdita d'occhio, un tappeto verde che nasconde i paesi di Aritzo e Belvì
Poi, eccola, la pietra plurifotografata dai turisti
Infine, arrivo in Piazza del Centenario. Qui, si staglia netta sul cielo la casa del centenario, imponente e antica

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