sabato 8 novembre 2025

17-La guerra. Arregodos de sa guerra e de Russia e de sa Vida - Benigno Casula


 

 


Ricordo ancora il giorno in cui partii, ai primi del 1941. Avevo ricevuto la cartolina di precetto, come tutti i ragazzi della mia classe, quella del '21. Partii per Bologna, dove mi assegnarono al Sesto Reggimento del Genio. La divisa che mi diedero era grande e grigio-verde, ma dovevo indossare solo quella.

Dopo pochi giorni, mi trasferirono a San Giorgio di Piano, dove mi unii alla seconda compagnia artieri. Lì faceva un freddo umido terribile, e dormivamo tutti in un capannone senza riscaldamento. Dopo due mesi, mi spostarono a Cento, in provincia di Ferrara. Qui, come genio artiere, iniziammo ad addestrarci per la guerra. Imparammo a maneggiare mine e a costruire reticolati di protezione. Andavamo al fiume Reno e costruivamo ponti provvisori, fatti con barconi ancorati l'uno all'altro, sui quali montavamo impalcature per far passare le macchine. Eravamo diventati una squadra veloce e in poco tempo il ponte era pronto.

Dopo quattro mesi, tornai a Bologna per un corso antincendio alla caserma dei vigili del fuoco. Alla fine del corso, mi diedero una licenza di 10 giorni. Non mi sembrava vero, potevo tornare a Tonara. Finita la licenza, andai a Pavia, al Terzo Reggimento del Genio, per un'istruzione prima di partire per il fronte russo. Era la fine del 1941, la guerra era già iniziata. Per noi soldati, era come una gita; ci avevano convinto che i nemici dell'asse Roma-Berlino sarebbero

stati sconfitti in fretta e che saremmo tornati a casa vittoriosi.

 


7-Sonetto (Villanova Monteleone - 1938 Arregodos de sa guerra e de Russia e de sa Vida - Benigno Casula

"Raffaele, da Villanova Monteleone a Stintino, ti scrivo.  Non è una lettera qualsiasi, ma un sonetto, come usiamo fare noi due. Vogl...